https://www.youtube.com/watch?v=iKe-YE9klmg
A questo link ho fatto un filmato dove è a confronto il ghiacciaio Scerscen e cosa resta dello sci estivo nel 2007 a confronto con il 2018.

A vedere dal video sullo Scerscen erano due le sciovie, e sembrerebbero impianti Leitner.
Certo che tristezza vedere i ghiacciai quanto si sono ritirati....

Esatto. Erano 2 sciovie. Nel 2007 erano molto visibili i rottami abbandonati su ghiaccio e roccia. Ora rimane visibile pochissimo.

Le 2 sciovie sul ghiacciaio dello Scerscen erano della Sacif, azionate a gasolio, mi raccontavano di quei numeri da circo......
Una praticamente ha funzionato solo per un paio di anni e poi è stata smantellata

Ho creato un nuovo album in Funigallery dedicato ai resti delle sciovie sul ghiacciaio Scerscen ex sci estivo. Sciovie attive circa 1980 / 1990.
Link su Funigallery: http://www.funivie.org/funigallery/t...php?album=1332

Nel 2005 ero andato a fare un giro al rifugio Entova-Scerscen, avevo documentato qui sul sito lo stato e la storia di questo rifugio e dello sci estivo; purtroppo, col cambio dei server del sito qualcosa si è perso purtroppo. Fortunatamente avevo documentato il tutto anche per il sito sommerschi sul quale c’è ancora tutto, mi ricordo però che quello su funivie.org era più completo (miglior padronanza della lingua che non ho per l’inglese). Ricordarmi tutto dal 2005 ad oggi non è possibile, riporto quello che avevo scritto per sommerschi.
Foto e spiegazione si riferiscono al 2005, infatti oggi il rifugio non è più né dei mastri di sci, né delle guide alpine.
Riguardo alla costruzione degli skilift, entrambi della Sacif di Sondrio, credo che le date non siano corrette… cercherò di informarmi meglio.


Il rifugio Entova-Scerscen è situato ai piedi del ghiacciaio di Scerscen inferiore a sud del gruppo del Bernina in Valmalenco. Fu costruito intorno al 1970 ed era (o meglio, è) di proprietà dei maestri di sci e delle guide alpine della Valmalenco. È situato ad un’altezza di 3000 metri e serviva come appoggio per la pratica dello sci estivo sul ghiacciaio dello Scerscen.
Arrivati con la macchina nella località di San Giuseppe bisognava passare una sbarra (di cui parlerò sotto) e poi guidare ancora qualche chilometro per raggiungere finalmente il parcheggio di Pian dei Buoi (200 posti per le macchine) a circa 2800 m; da qui partiva una teleferica per portare al rifugio i bagagli, gli sci, i rifornimenti e tutto il necessario per il rifugio.

Pian dei Buoi: in alto a destra vediamo il rifugio, in basso, sulla sinistra, alcuni edifici di servizio per il rifugio.



La strada oggi è gravemente danneggiata dalle frane, anche quando l'area sciistica estiva era ancora aperta, la strada era soggetta a frane, ma con un po 'di lavoro e buona volontà dello staff, era sempre tenuta in ordine (situazione che creava diversi disagi).

La strada come si presenta oggi.




Arrivati a Pian dei Buoi, gli sci e i bagagli venivano caricati sulla teleferica e mandati al rifugio; gli sciatori dovevano arrivare a piedi al rifugio percorrendo un sentiero con 200 m di dislivello che richiedeva circa 45 minuti di cammino.

L’enorme rifugio è posizionato in una posizione che offre una fantastica vista.















Il rifugio è in disuso da più di 10 anni, negli ultimi anni è andata male economicamente. Perché andare a fare tutta quella strada, tutta quella salita a piedi quando c’è vicino il comprensorio estivo dello Stelvio?
A giudicare da come è stato lasciato, si potrebbe pensare che siano fuggiti da una guerra, perché tutto è stato lasciato lì (finché l’anno scorso alcune persone sono andate a ripulire): la dispensa era piena (bevande, scatole di pasta, prodotti in scatola come pelati ecc.), c'erano tavoli, sedie, tutti i letti, tutte le porte ecc. Oggi c'è ancora un congelatore, la cucina e alcune altre cose.

Questo è il rifugio come si presenta oggi.










Questa è la parte del rifugio verso il ghiacciaio.




Arrivo della teleferica (sullo sfondo è possibile vedere alcuni traini dello skilift)




E com’era l’interno del rifugio?

Ogni camera aveva i muri rivestiti con perline di legno e una finestra.

Ma salivano con le auto su quella strada? E gli incroci?

Ho fatto a piedi la strada di recente e mi sento di rispondere in modo preciso ed esaudiente:
-Parcheggio attuale San Giuseppe 1610 m e inizio strada sterrata. Il turista poteva abbandonare la sua auto qui e sfruttare passaggi da mezzi idonei.
-2675 m parcheggio a monte il primo. Un secondo parcheggio venne sfruttato da un gran pianoro circa 40 metri di dislivvello più sotto. Posti auto 200. Dal primo parcheggio a San Giuseppe sono 11 km. Per i primi 8,5 km e fino a quota di 2380 due auto che si incrociavano non era un problema. La strada è sempre poco ripida. A quota 2000 c'è una cava e riescono ad arrivare i camion 4assi.
Gli ultimi 2,5 km non erano ripidi, ma scavati sul pendio della montagna. I tornati come da foto sono ravvicinati. Nei tornanti è sempre presente un ampio spazio di manovra. Secondo me gli incroci tra auto che sale e quella che scende da quota 2380 a 2675 avvenivano nei 17 (!!!) tornanti.
-Il rifugio è a quota 2975 m.
-La salita da fare a piedi era di 1,7 km per 290 m di dislivello. Volendo la jeep dei gestori poteva accompagnare il turista ancora un 400 m di sviluppo orizzontale diminuendo il dislivello a piedi di 40 m.

La strada era a "senso unico", la mattina si saliva e al pomeriggio si scendeva

La mattina c'erano le navette che facevano la spola portando a monte turisti sprovvisti di mezzo idoneo e scendevano vuote.

Ringrazio per le risposte così posso mettere anche la "seconda" parte del racconto in quanto non è possibile mettere più di 20 foto in un messaggio.


Ogni camera aveva un bagno e riscaldamento semiautonomo.




Il lungo corridoio.




La sala da pranzo.








Il bar e la cabina del telefono buttata per terra.






Altri traini dello skilift (c’è anche un pilone smontato e messo all’interno del rifugio).




Il modo in cui oggi appare il rifugio (tutto rotto) è il risultato del vandalismo degli anni passati e delle persone che distruggono tutto per divertimento .. Mi chiedo quale tipo di gusto trovi la gente a fare tutta quella strada per andare a rompere le cose… Prendere le sedie e gettarle contro il bancone ... tagliare materassi, strappare il quadro elettrico, lanciare i barili di petrolio sul sentiero...




Il tutto è stato ben organizzato, ma comunque non hanno fatto tutti i conti ... come hanno potuto pensare di poter competere con Stelvio in questo modo? Lì non c'era elettricità, ma solo due grandi generatori che lavoravano alternativamente mezza giornata a testa per non affaticarli troppo. Dovevano alimentare tutto il rifugio e le autoclavi a Pian dei Buoi. Le autoclavi, i generatori sono ancora lì (uno al rifugio e uno vicino alle autoclavi), e in un garage a Pian dei Buoi c'è ancora una Land Rover che non può tornare a valle. Ci sono persone che dormono nel rifugio o a Pian dei Buoi, lo usano come punto d’appoggio per qualche escursione impegnativa; c'è tutto quello di cui hai bisogno, ma dentro al rifugio la temperatura potrebbe essere più bassa che fuori ...

La sbarra sulla strada, di cui ho parlato sopra, oggi è chiusa e la chiave è tenuta da una donna che vive lì vicino; mi ha detto che la strada è stata costruita da suo figlio e che ora è usata solo dalle persone che lavorano nella cava lì vicino... se vuoi farti aprire la sbarra devi pagare 10; ma, come detto prima, è in cattive condizioni e potresti incontrare anche delle mucche. La strada si avvicina molto anche al Rifugio Longoni.

Oggi i tavoli, le sedie e le porte delle camere mancano perché il gestore di un altro rifugio le ha prese per costruire il suo rifugio, in cambio del suo lavoro di “pulizia” del ghiacciaio dello Scerscen. Non gli avevano dato il permesso di prendere tutto comunque ora non c'è più nè una sedia, né un tavolo ecc. Io, ovviamente, sono andato in questo rifugio e ho fotografato sedie e tavoli (e mi hanno fatto portare anche nelle camere).

Io conosco quasi tutti i maestri di sci della Valmalenco, gli ho chiesto se mi avrebbero venduto il rifugio e mi hanno risposto che me lo avrebbero dato gratis... Mi piacerebbe riaprirlo, ma immagino che costerebbe molto. A parte lo sforzo di ricostruire tutto, il ghiacciaio continua a muoversi e sulle scale del rifugio si sono aperte diverse crepe. Ci tengo molto a questo rifugio e finalmente quest’estate sono riuscito a vederlo insieme a mio padre (ma quando sono arrivato, era già troppo tardi, mi sarebbe piaciuto vederlo con i suoi arredi, con i suoi skilift ecc.)

Il rifugio aveva 4 piani in totale: il seminterrato, il piano terra, il primo piano e il secondo piano; in totale c’erano 136 posti posti letto. C'era un rifugio simile a questo, il Casati (a Santa Caterina Valfurva e che è ancora aperto agli escursionisti, non più come sci estivo), nella stessa vallata dello Scerscen c'è un altro grande rifugio: il rifugio Marinelli. Anche per questo motivo era impensabile tenere aperto, a così “poca distanza” un rifugio così grande.

C’erano due skilift: Scerscen 1 (costruito nel 1978) e Scerscen 2 (costruito nel 1982). Entrambi funzionanti a gasolio.

Questo è tutto! Era uno dei miei rifugi preferiti... Ho ancora una foto di me (da bambino) con la mia famiglia al rifugio quando era ancora in funzione, ma non me lo ricordo (funzionante).

Riusciamo a tracciare le due sciovie in mondo funiviario?

Dal parcheggio di San Giuseppe quanto ci vuole per arrivare al rifugio a piedi ?

Circa 4ore, dipende molto dal passo....calcola che sono 1500m di dislivello +

Un atleta impiegherebbe anche meno di 1 ora...
Io ho impiegato 3 h 50'
Per un non atleta la bike elettrica è la soluzione.
Nel 2005 i rottomi partenza skilift lungo erano coperti dalla neve.
Nel 2007 gli stessi erano sul ghiacciaio.
Nel 2018, il ritiro del ghiacciaio ha creato un lago. I rottami sono parzialmente immersi.

- - - Aggiornato - - -

Sono 12 km. 1370 m di dislivello. Da 1610 a 2975

Ecco le due linee

http://www.funivie.org/mondofuniviar....php?pid=14748

http://www.funivie.org/mondofuniviar....php?pid=14747

1985:
https://api3.geo.admin.ch/luftbilder...contrast=false

Piu foto di altri anni viste aere:
https://map.geo.admin.ch/?topic=swis...5891.04&zoom=8

Che dislivello e lunghezza avevano le piste e gli skilift?

Non è facile ricostruire questi dati senza dati storici. Con "sopralluogo" attuale la partenza ski lift potrebbe essersi abbassata 40 metri per il ritiro ghiacciaio.
Io ipotizzo ski lift lungo partenza a 2920 e arrivo a 3200. Sviluppo orizzontale 1200 m
Skilift corto partenza partenza 2870 arrivo 3010 valore certo perché ancora esistente l arrivo. Sviluppo orizzontale 400 m.
Le quote delle 2 partenze ad oggi sarebbero sospese nel vuoto. Appunto regresso del ghiacciaio.

Skilift 1:


Skilift 2:


Ecco dove avevo preso le date...

ma che voi sappiate è ancora tutto lì abbandonato?

Si esatto. Sono stato nel Set '07 e al 27 Ago '18 e in quei 11 anni nulla è cambiato. Se non che i rottami della partenza a valle skilift chiamiamolo lungo, o sciovia 1, invece di appoggiare sul ghiaccio come nel 2007, il ghiacciaio si è ritirato, in quel punto avrà perso circa 20 metri di spessore e si è creato un lago. i rottami nel 2018 sono sommersi. Si vede appena appena affiorare qualcosa.

Nel progetto (o libro dei sogni...) di collegamento con l’Engadina è previsto il recupero di questo rifugio con sviluppo dell’area sciabile sul ghiacciaio Scerscen fino al Passo di Scerscen, al confine con la Svizzera?
Come sarebbe collegata questa zona con la ski area esistente?Con un’altra funivia?

Sicuramente è più fattibile e probabile collegare Genova a Milano con impianti sciistici... per dire che del ex rifugio non c'è nulla da recuperare. Non c'è spazio per impianti. Il ghiacciaio che era sciabile non c'è più... il comprensorio Corvatsch è lontano con diverse valli in mezzo... il comprensorio Diavolezza è relativamente vicino... ma con diversi ghiacciai da attraversare...

In ottica invernale, abbandonando l’idea dello sci estivo, considerando che per il riscaldamento si dovrà arrivare a quote più alte anche in inverno, arrivare ai 3000m dello Scerscen avrebbe un senso.

30 Giugno 2022 sono stato in elicottero al Rifugio Marco e Rosa per un piccolo lavoro. Ho montato un video con molta documentazione fotografica in merito allo stato dei ghiacciai nel 2022.
Dal minuto 14:30 a 15:35 ci sono immagini con dettagli specifici di come è ora la situazione dove 35 anni fa si sciava in estate.
Saluti
https://www.youtube.com/watch?v=Nr_fXZvu5J0&t=968s

https://www.ildolomiti.it/montagna/2...io-di-scerscen

Situazione Agosto 2023:
https://www.funivie.org/funigallery/...php?album=1332

Con questo link si riesce a vedere un immagine aerea del 1985 con le 2 sciovie.


https://api3.geo.admin.ch/luftbilder...7778.04&zoom=4