Announcement

Collapse
No announcement yet.

TORINO Antica funicolare del Monte dei Cappuccini

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts
  • giuliano
    Habilis IV
    • Dec 2003
    • 221
    • Torino

    TORINO Antica funicolare del Monte dei Cappuccini




    La linea funicolare al Monte dei Cappuccini fu costruita nel 1885 e inaugurata nel dicembre dello stesso anno, sull'onda dell’entusiasmo riscosso da quella di Superga realizzata l'anno prima. Il progetto fu concepito dall'ing. Alessandro Ferretti, il quale ideò anche un originale sistema di frenatura d'emergenza in caso di rottura della fune traente.
    Esso era "studiato in modo da utilizzare, per l'arresto, il peso della vettura e del suo carico, ciò col mezzo d'un semplice giuoco di leve che entrano in azione nel momento di rottura della fune di trazione e promuovono l'abbassamento di tutti gli assi delle vetture e di due ceppi in ghisa con incavo a coda di rondine uniti a detti assi, i quali ceppi vengono ad appoggiarsi sulle rotaie e procurano il graduale arresto delle vetture. Il miglior pregio di questo freno è appunto questo graduale frenamento, col quale si distrugge ogni spiacevole scossa quando per un accidente qualunque entra in azione"



    La trazione era assicurata da un motore a gas verticale di circa 4 hp di potenza, il quale agiva su una puleggia di 2 m di diametro in cui scorreva la fune metallica. Il motore era in grado di far salire una vettura carica anche se quella discendente era vuota.
    La funicolare raggiungeva con 120 m di binari e una pendenza media del 36 % in circa due minuti i 282,95 m d'altezza della collinetta, meta preferita dei torinesi per la merenda del lunedì di Pasqua.
    La tratta era a doppio binario - con scostamento di m 0,80 - timidamente illuminata nelle ore serali da alcuni lampioni elettrici; infatti Torino è stata la prima città europea a dotarsi di illuminazione pubblica elettrica, nel 1882, a Porta Nuova. Un grazioso chiosco in legno, posto al margine inferiore del boschetto, praticamente al livello dell'attuale Corso Moncalieri (all'epoca Viale di Moncalieri), costituiva la stazione di partenza. Quella di arrivo giungeva dove adesso vi è il piazzaletto prospiciente l'ingresso del Centro Incontri.
    Nei pressi della stazione a valle, parallela ai binari sul lato destro, una scritta cubitale con tanto di freccia indicava la Vedetta Alpina ed il Museo. All'arrivo, i viaggiatori erano accolti dalla gigantesca scritta "Birraria" (con la "a"), posta sul frontale della stazione, ben visibile anche dabbasso. Essa si trovava dove adesso c'è il contrafforte con la statua della Madonna e fu demolita nel 1960. Non a caso, quindi, la pubblicità di una marca di birra ("Metzger Torino") decorava le vetturette, sulle quali potevano trovare posto quattro persone; ma un cartello posto alla partenza avvertiva che la cabina sarebbe partita anche con un solo passeggero.

    Durante la stagione invernale d'inaugurazione l'impianto era funzionante solo nei giorni festivi al prezzo di 10 centesimi a corsa, indipendentemente dalla direzione. Successivamente si passò al biglietto di sola salita a 15 centesimi e a quello di andata e ritorno a 20.
    Nel 1900 con 50 centesimi si visitava anche il Museo. L'orario era dalle 8 alle 19, prolungato fino alle 23 durante l'estate. Il tragitto si svolgeva lentamente nel boschetto e per i bambini di allora costituiva motivo di grande divertimento.
    La funicolare del Monte dei Cappuccini, pur essendo una delle prime in Italia - se si tiene conto che quella di Superga, inaugurata nel 1884, è la seconda in assoluto - non mi risulta abbia dato origine a componimenti musicali, come nel caso di una celebre canzone partenopea.
    La collinetta su cui correva ha però il primato d'essere stata probabilmente la prima ed unica pista di sci "urbana" non artificiale. Infatti, negli anni '30, quando le nevicate erano copiose, i ragazzini (ma non solo!) torinesi ne usavano le pendici per sciare o per scivolare con gli slittini. Nella maggioranza dei casi, al divertimento per la scivolata s'aggiungeva la soddisfazione di usare attrezzatura fatta con le proprie mani.
    La funicolare dei Cappuccini si è fermata per sempre il 31 marzo 1942 a causa della guerra, terminata la quale si iniziò lo smantellamento, ultimato nel 1961 con la demolizione della stazione superiore. Così è sparito un altro pezzo di Torino.






    Chi avesse altre notizie.....

  • #2
    Cosa ne rimane? Neanche il tracciato?

    Comment

    • synapse
      Sapiens V
      • Mar 2004
      • 380
      • Arma di Taggia (IM)


      #3
      bel servizio Giuliano! passo spesso intorno al Monte dei Capuccini e non si nota il tracciato per niente ... purtroppo della funicolare non rimane che un piacevole ricordo.

      sempre a riguardo di "impianti cittadini a Torino"
      - speriamo che per "Torino2011" (150nario dell' Unificazione d'Italia) ricostruiscano una cabinovia per la collina come quella di Italia'61
      - avete idea di cosa stiano realizzando alla stazione a monte della vecchia monorotaia in Corso Unità d'Italia ? hanno colorato la linea sul laghetto con i cartelli di TorinoIce2005 ma non capisco il nesso col demolire la vecchia stazione...
      - ma la funicolare di Superga è funzionante ora ? era stata chiusa dopo la ristrutturazione per un cedimento di una copertura vetrata in una delle stazioni

      Comment

      • giuliano
        Habilis IV
        • Dec 2003
        • 221
        • Torino

        #4
        Un pò di altre info...

        Della funicolare dei Cappuccini purtroppo non ne rimane più nulla, alcuni anni fa c'era un progetto per una coppia di ascensori inclinati ma per questioni di bilancio non è stato inserito nelle priorità.

        Comment


        • #5
          Ecco, dedicata a Giuliano

          Comment

          • Fraggo
            Senex VII
            • Jun 2015
            • 855
            • Lombardia

            #6
            Un motore a gas?

            Comment


            • #7
              Usavano motori a "gas povero" https://it.wikipedia.org/wiki/Gas_illuminante per generare energia elettrica, erano soluzioni adottate in numerosi impianti e linee tranviarie italiane, molto più povere ed arretrate rispetto alle funicolari di concezione austro/svizzera che utilizzavano in gran parte centrali idroelettriche dedicate con macchinari di pregevole fattura.

              Comment


              • #8
                [MENTION=57]giuliano[/MENTION]

                Comment

                • Flober
                  Utente sospeso
                  • Nov 2007
                  • 2238

                  #9
                  Penso che si riesca ad ipotizzare la traccia di salita in mezzo alla bassa boscaglia

                  Comment


                  • #10
                    La linea è sicuramente questa
                    https://www.funivie.org/mondofunivia....php?pid=14855

                    Comment

                    • andrea2054
                      Contributor III
                      • Jun 2014
                      • 128

                      #11

                      Fotografia invernale del 1903

                      Comment

                      • Flober
                        Utente sospeso
                        • Nov 2007
                        • 2238

                        #12
                        Secondo me, vedendo le foto, non partiva a bordo strada, o meglio non lungo il bordo odierno della strada.
                        Avevo letto che qui sono stati provati i primi sci, anche se qualcuno dice al Valentino, con la versione più invernale e più lunga sopra a Giaveno salendo verso il Colle Dell aquila

                        Comment


                        • #13
                          Torna l'idea
                          https://www.traveleat.it/2022/07/05/...appuccini.html

                          Comment

                          • Flober
                            Utente sospeso
                            • Nov 2007
                            • 2238

                            #14
                            Si parla però sempre più dell ascensore, legato ad un nuovo museo della montagna

                            Comment

                            Working...
                            X