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CERVINIA Vecchie funivie Plan Maison - Cime Bianche (2tr)
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Vecchie funivie Plan Maison-Cime Bianche a Cervinia
Sciando al Plan Maison a Cervinia (ho visto anche le stazioni della vecchia
funivia del Furggen... 8) ) ho notato che che ci sono ancora la stazione di partenza ,un alto pilone e l'arrivo di una funivia smantellata per il Plateau Rosà...sapete chi la costruì.? quando e perchè fu "chiusa" ?
Posto una foto della cabinovia a 12 posti dei Laghi delle Cime Bianche ,
dove si vede anche il pilone...
Mi sapete riepilogare l'avvicendarsi delle varie funivie tra Cervinia-Plan Maison e Plateau Rosà ,se non è già stato detto in altro topic?
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Provo a riassumere (chi le sa inserisca le date):
All'inizio sorsero 3 funivie:
1) Cervinia - Plain Maison I
2) Plain Maison - Cime Bianche - Plateau
3) Plain Maison - Furggen
La funivia 2 aveva una sola cabina per tratta, con cambio a Cime Bianche
Abbastanza presto la 1 e la 2 furono affiancate da queste:
4) Cervinia - Plain Maison II
5) Plain Maison - Cime Bianche II
6) Cime Bianche - Plateau Rosa II
La 5 e la 6 erano 2 tronchi interi, con 2 cabine per tratta ciascuno.
Per prima fu dismessa la 1, sostituita dalla
7) telecabina Cervinia - Plain Maison III
Poi fu dismessa la 3, dopo un incidente, e non fu ricostruita.
Infine costruirono
8) telecabina Plain Maison - Laghi Cime Bianche
Intanto mi pare fu dismessa la 2, mentre costruivano la
9) funivia Laghi Cime Bianche - Plateau Rosa
e infine dismisero la 5 e la 6 (i piloni che si vedono sono della 5, poiché la 6 non ne aveva).
Personalmente ho fatto in tempo a veder funzionare la 3 (ma non a prenderla: rinunciai per eccesso di coda e me ne sono sempre pentito) e a prendere la 5 e la 6.
La 4 è l'ultima ancora in funzione (forse solo in estate) della seconda serie, mentre nulla rimane (tranne le stazioni) della prima serie.
Bifune
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Prendo lo spunto da questo post per cercare di capire il motivo per cui il comune di Cervinia ha permesso che questa rinomata località ai piedi di una delle montagne più belle del mondo diventasse così brutta e invivibile. Prendo spunto da queste funivie abbandonate le cui stazioni fatiscienti infastidiscano e inquinano il paesaggio. In primis la stazione di partenza della dismessa Cervinia Plain Maison. Incredibile come in pochi chilometri, cambiando versante della montragna si passi da un paesaggio idilliaco senza traffico a uno schifo invaso dalle macchine e dai ruderi. Non mi capacito di come questo sia possibile, non lo capisco e non lo accetto. Stiamo parlando di Cervinia, non di una località passata di moda dopo un dubbio boom degli anni 60 (mi viene in mente Oropa). Ma dico..oltre ai ruderi (che basterebbe demolire) togliamo le automobili dai prati....l'ultimo pezzo del ventina si scia tra le macchine...ma cosa costerebbe creare un parcheggio multipiano prima della galleria...fare degli skibus che lascino davanti alla biglietteria...o una funicolare sotterranea. Cervinia mi fa schifo (e nonostante questo ci vado). per quale motivo gli ambientalisti si attivano per rinnovare un impianto o costruire una funicolare sotterranea e nulla dicono per tutto questo? Si sa di progetti per sistemare qualcosa?
PS: aspettino che si ammazzi qualcuno cadendo dalle scalette che collegano il "parcheggio" alla biglietteria per fare qualcosa?
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il comune di cervinia ,non esiste, infatti valtournenche é comune e cervinia non era neppure una frazione ma bensi un pascolo. il pascolo del brel- breuil-poi cervinia per i fascisti ed infine breuil-cervinia per la nostalgia--- e la storia di un nome é la storia di una ridente localita' italiana che con i suoi pasticci ha perso la sua identita' la sua storia e fatica a trovarsi un futuro, vivacchia sul presente e perché italia si fa' deridere dall'efficiente nazione turistica svizzera.. la storia dei nostri impianti a fune é direttamente legata allo sviluppo metallurgico dell'italia, con la crisi del settore nazionale le funive e la sua proprieta' stanno inabissandosi e non si riesce a trovare un rilancio solo piu' che turistico..
w l'italia e i suoi pasticci! le nostre spiagge belle di un tempo vedi (genova-venezia) hanno fatto un po' la stessa fine.. le foto vecchie di cervinia sembrano quelle di sanpierd'arena o zona fiera e dintorni... ora li non si fa' piu' il bagno .. qui tra un po' la gente non verra' piu'a godersi la montagna...
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per riportarmi sull'argomento a cui ho dato una risposta nella discussione funivia plan maison:
do un cenno storico sulla nascita e lo sviluppo degli impianti a fune in italia e in particolare in vda.. a cui tutti il merito va dato al signor: luigi cravetto :
Cavaliere del Lavoro
CRAVETTO Luigi
luogo di nascita: Verrés
Data del conferimento: 1963
motivo del conferimento
"E' azionista ed amministratore di dodici aziende nei settori dell'industria metallurgica, idroelettrica, immobiliare e turistica le principali fra esse, aventi complessivamente un capitale versato di circa tre miliardi, offrono un totale di oltre 2.500 posti di lavoro. Ha creato ed amministra in Valle d'Aosta due importanti aziende turistiche: la ""Cervino SpA"" e la ""Monte Bianco SpA"", oltre a tre aziende immobiliari-turistiche e a tre centrali idroelettriche. Tale intensa attività, completata da numerose iniziative culturali, artistiche e sportive, ha contribuito al massimo alla valorizzazione della zona del Cervino, oggi forte di un importante complesso funiviario-alberghiero, e di numerose, moderne attrezzature. Sarà terminata una nuova funivia, avente una portata ineguagliata in Italia, oltre ad un carosello di sciovie ""tipo gigante"", il primo del genere queste imponenti realizzazioni, unite a un grande complesso residenziale, hanno fatto assurgere la zona Breuil-Cervinia al massimo rango delle nostre stazioni turistiche. Luigi Cravetto esplica la sua attività anche in campo siderurgico e idro-elettrico con le ""Acciaierie Ferriere Trafilerie Cravetto SpA"", con tre centrali idroelettriche e una fonderia per getti in ghisa di grande serie con le ""Acciaierie Trafilerie di Settimo Torinese"", specializzate nella produzione di lingotti di acciaio, laminati mercantili e trafilati, per un totale di 100.000 tonnellate annue. Tutte le aziende si sono particolarmente segnalate per le provvidenze assicurate ai dipendenti e ai loro familiari."
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@elistaf: Purtroppo concordo con te. Anche se a Cervinia arivasse un investore che mettendo diciamo 30 millioni d'euro riporta al moderno le infrastrutture del comprensorio sciistico, rimane tutto il tessuto del paese e del fondovalle che e rovinato e perduto. Che a causa dellle numerose proprieta cementate ed influenze nel potere e praticamente impossibile ad aggiustare, impossibile a rimettere in dignita (zermatt...).
Avendo vissuto a Nizza in francia per qualche anno, ed essendo particolarmente amante della riviera dei fiori, posso pienamente risentire cosa esprimi. Fa proprio male quella nostalgia che si sente guardano libbri illustrativi dei vecchi tempi, dove lo scempio per mancanza di mezzi e incivilta non ancora si era mangiato il patrimonio naturale e intellettuale; dove ben visibile era la convivialita del turismo Belle Epoque con il territorio che lo accoglie!
Il rudere della stazione di partenza per plan maison come simbolo per la malattia della societa, della perdita di ogni civilismo di chi possiede il potere.
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Cervinia è veramente la peggiore stazione sciistica italiana. Ho alcune foto e schizzi di Breuil all'inizio del secolo: era un paesino (o meglio, un gruppo di baite) incassato nel fondo della valle, con dietro il Cervino immacolato (con ancora la neve sopra, anche in estate, bei tempi andati!) e basta. Ora è qualcosa di orrendo: raggiungendola si scorgono già i condomini di 10 piani in cemento armato, le case triangolari vicino alla funivia (prob. la peggiore casa realizzata in Italia), e la stazione di valle per Plan Maison che sta in piedi per miracolo. Poi prendi la telecabina e ti trovi di fianco dei piloni enormi di una funivia semi-inutilizzata. Stai per arrivare a 2500 metri, uno pensa "qui ormai l'uomo non c'è arrivato", e invece si trova davanti una lugubre costruzione grigia con alberghi abbandonati e ripetitori (se la vedete con la nebbia, sembra di essere arrivati alla fine del mondo). Poi scendi, arrivi a Plan Maison e ti trovi davanti una distesa desertica d'estate, cosparsa di chalet e rifugi. Poi ti trovi stazioni abbandonate, un pilone enorme piantato in mezzo e tante altre belle cosine. Un posto orrendo, la distruzione della natura e della bellezza. E purtroppo molte altre località stanno facendo la sua fine (vedi: Alagna).
Povere montagne, e poveri noi.
Matteo
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Allora la rivoluzione dovrebbe essere quella di radere tutto al suolo...in verità non dovrei dire queste frasi, dato che cervinia è una delle poche località che mi mancano, però da ciò che vedo e che leggo, non penso ci siano soluzioni di recupero (parlo degli edifici e non delle strutture abbandonate)...e non sarebbe l'unica a dover essere rasa al suolo. Ma siccome bisogna essere realisti e stare con i piedi per terra, allora il pessimismo di elistaf è giustificato (anche perchè, a quanto pare, nessuno conosce meglio di lui cervinia). Cervinia è una località sciistica nata esclusivamente per lo sci, quindi resta ciò che è, così come molte stazioni francesi. Si può solo sperare che migliori a livello di piste, impianti, servizi ma non si può pretendere che raggiunga i livelli delle più prestigiose località alpine (vedi zermatt).
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Originally posted by bifune67 View PostProvo a riassumere (chi le sa inserisca le date):
All'inizio sorsero 3 funivie:
1) Cervinia - Plain Maison I
2) Plain Maison - Cime Bianche - Plateau
3) Plain Maison - Furggen
La funivia 2 aveva una sola cabina per tratta, con cambio a Cime Bianche
Abbastanza presto la 1 e la 2 furono affiancate da queste:
4) Cervinia - Plain Maison II
5) Plain Maison - Cime Bianche II
6) Cime Bianche - Plateau Rosa II
La 5 e la 6 erano 2 tronchi interi, con 2 cabine per tratta ciascuno.
Per prima fu dismessa la 1, sostituita dalla
7) telecabina Cervinia - Plain Maison III
Poi fu dismessa la 3, dopo un incidente, e non fu ricostruita.
Infine costruirono
8) telecabina Plain Maison - Laghi Cime Bianche
Intanto mi pare fu dismessa la 2, mentre costruivano la
9) funivia Laghi Cime Bianche - Plateau Rosa
e infine dismisero la 5 e la 6 (i piloni che si vedono sono della 5, poiché la 6 non ne aveva).
Personalmente ho fatto in tempo a veder funzionare la 3 (ma non a prenderla: rinunciai per eccesso di coda e me ne sono sempre pentito) e a prendere la 5 e la 6.
La 4 è l'ultima ancora in funzione (forse solo in estate) della seconda serie, mentre nulla rimane (tranne le stazioni) della prima serie.
Bifune
ho riportato sulla stessa i numeri degli impianti come da indicazioni di Bifune; ad oggi dovrebbero essere in funzione quelli in giallo, mentre quelli in verde sono quelli dismessi/sostituiti di cui però ci sono ancora le strutture in piedi. anche cosultando lo skirama on-line sul sito di Cervinia la situazione sembra questa.
Domanda : la funivia 4 funziona ancora ? in estate si può salire al plateau rosà? mi interessa poichè mi sto organizzando per fare alcuni giorni di ferie in vda proprio per salire su queste funivie e su quella di punta helbronner.
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Grazie a tutti delle info, le due funivie 2 e 5-6 dovrebbero essere quelle che si vedono in questa foto presente nella funigallery ( spero dia ver fatto giusto il link).
http://www.funivie.org/funigallery/d...e.php?pos=-945
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Abito in veneto e naturalmente frequento abitualmente per geografia val badia arabba, mai cortina comunque il bellunese e soprattutto alto adige.
Sono stato a cervinia diverse volte, e vi assicuro che la prima volta è stata dura digerire architettonicamente questa località che secondo me per la posizione, l'altezza slm soprattutto e i ghiacciai unica in italia e per questo eccezzionale. Passando all'architettura, penso che sia stato tutto sbagliato, dalla alla z. E' il classico turismo di massa degli anni 60 del mare costa adriatica tipo sottomarina delle nostre parti, colate di cemeno e basta. Un vero cesso. C'era il furggen come attrattiva e valore aggiunto e l'hanno tolto. continua....
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Bisogna iniziare dal rilancio architettonico della stazione. 1 - buttate giù quella maledetta stazione di partenza al breuil, un vero aborto( ma come ***** si fa)2 - riabbelliscano plain maison, un altro agglomerato di cemento, che abbassino i piani delle costruzionie ricopreno di legno le strutture. 3- Che si rivalorizzi il Furggen come attrattiva 4 - abbattimento grattacieli con agevolazioni e finanziamenti per strutture ricettive in bioedilizia e conformi alla storia della valle architettonicamente 5 - abbassare l'altezza delle costruzioni e applicare solo una certa uniformità come in alto adige 6- il cielo alto non è poi così malvagio, può stare bene li com'è(pensate agli aborti di marilleva e folgarida) 7- come si diceva breuil non può diventare un borgo valdostano con tetti in pietra( ma si può nell'arco di 10 anni renderlo e trasformarlo ) 8- via i parcheggi fuori terra come sono ora che sono una *****a pazzesca in quel posto e 9- Sogno, trenino da valtournance per breuil o meglio ancora dalla valle
ciao a tutti
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Sono salito al Plateau rosà venerdì 11 luglio, purtroppo la giornata non era delle migliori ma ci tenevo proprio tanto ad esplorare la zona e salire sugli impianti esistenti ( in estate da Cervinia per salire a Plan maison funziona la funivia, la cabinovia è ferma).
Ricollegandomi al mio precedente messaggio del 9 marzo con la cartina ed alla legenda fatta da Bifune allego questa foto fatta dal Plateau in cui si vedono i resti delle precedenti funvie Plan Maison-Cime Bianche-Plateau.
Sulla sinistra si vede la stazione intermedia della funivia più vecchia (denominata 2) sulla sinistra tre piloni e l'intermedia della più nuova (denominata 5 e 6). Mi domandavo se per la 2 gli eventuali piloni sono stati smantellati oppure era fatta da due campate uniche con la stazione intermedia.
In effetti questi ruderi da un lato per gli appassionati di storia funiviaria sono affascinanti, dal lato turistico ammetto che non siano il massimo per la zona.
Comunque sono stato molto soddisfatto della gita.
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I tre piloni ancora in piedi erano della linea realizzata nel 1961 da Piemonte Funivie, cabine verdi. La linea sinistra era Agudio del 1939 (cabine gialle, poi rosse) e aveva anch'essa tre piloni, oggi smantellati. I due secondi tronchi Cime Bianche-Plateau Rosà erano invece a campata unica. La linea più recente ha funzionato se non erro fino all'entrata in esercizio delle tre seggiovie del Teodulo.
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skywalker, mi permetto di correggerti in un piccolo dettaglino: Il secondo tronco della funivia del 39 aveva si un pilone intermedio, non troppo lontano dalla stazione intermedia. A proposito, quando fu costruita, era stato previsto un ulteriore tronco che scende su territorio svizzero arrivando al rifugio Gandegg (presente anche sulla cartina qualche pagina prima). Questo tracciato si riesce ad indovinare sul modellino topografico mostrato nel vecchio film che paolo ha su youtube.
Nella seconda meta di agosto, venendo da Zermatt, vorrei visitare le stazioni che non ho ancora documentato, nonché- se la meteo me lo permette- salire a Furggen...se c'è qualcuno appassionato che forse e interessato per fare questo giretto (un po impegnativo) insieme, mi farebbe piacere...
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Il primo tronco della primogenita Plain Maison - Cime Bianche - Plateau Rosa poggiava in realtà su 3 sostegni : i 2 imponenti cavalletti a traliccio ed il terzo ed ultimo , vicino alla stazione motrice di entrambi i tronconi , l'intermedia Cime Bianche , in cemento armato , che ospitava anche il contrappeso dell'unica portante del secondo troncone , che fuorusciva dalla stazione verso valle di - se ben ricordo - un centinaio di metri.
Invece il secondo tronco poggiava su un solo cavalletto a traliccio subito dopo l'intermedia.
Il contrappeso della fune zavorra era a valle , a Plain Maison , dotato di un unico enorme volano , e con una notevole corsa verticale.
Vedansi i disegni sul testo "Trasporti meccanici" di Vittori Zignoli.
Sarei curioso di sapere se esistesse ancora qualcosa di interessante da visitare della meccanica di quel gigante dell'arte funiviaria futurista.
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Tutto pare ancora ben preservato a Plan Maison, sotto l'albergo "lo stambecco" le istallazioni delle funivie del 39 e del 61 sembrano come se fossero ancora in esercizio- anche se ormai da 17 anni niente piu si muove...
Immagini del 2005:
L'hotel stambecco. A sinistra, la stazione della funivia del 39, direttamente sotto l'hotel quella del 1961:
Mancano solo le funi, e si riparte... :-)
Il vetturino dovrebbe arrivare fra poco:
Le funi traenti sono ancora tensionate, almeno nella stazione:
Sulla funivia del 39- spero che la cabina si arresti prima di sbattere sui contenitori per la spazzatura!
Il sistema funiviario di Breuil:
Vecchia funivia Plan Maison - Cime Bianche - Plateau Rosa a Cervinia
.Last edited by krisu; 18-04-2010, 12:40.
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Un po' di buon senso... e un piccolo aiuto, grazie! - Indossa la tua passione!
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Ma le cabine sono uguali a quelle del Furggen? O sono le stesse riciclate da uno dei due impianti?
Comunque è assolutamente vergognoso e pericoloso che i vecchi impianti non vengano demoliti in una stazione pubblicizzata come una delle piu importanti delle Alpi con ruderi dappertutto, in centro paese e nelle montagne circostanti, qui i verdi dove sono? Li hanno tutti concentrati in Val di Susa? Poi ci si lamenta che la gente viene tutta in Alto Adige?
Penso che solo a Cervinia per aumentare la portata si duplichino le linee funiviarie duplicando i costi di esercizio e manutenzione anzichè rifare l'impianto piu grande mantenendo pressoche gli stessi costi di manutenzione ed esercizio e duplicando i guadagni...
...invece di duplicare i guadagni si sono duplicati sempre i costi...qualcosa non funziona
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Direi che le stazioni esistenti non perturbano tanto il paesaggio, perché lo dovrebbero? Sono monumenti della storia, capaci di indicare cosa una volta significava sciare a Cervinia, in tempi talmente lonani, dove salirte a 3500m pareva un'utopia, eppure erano gi li, i primi vacanzieri "moderni" dello sci alpino.
Perché sarebbero pericolosi? Sono robusti, ecco perché ancora sono li. Chiedo: Cosa pare più brutto: La stazione della cabinovia CA12 vicino a Plan Maison, oppure la stazione inutilizzata della funivia del 1939?
Una stazione funiviaria utilizzata o no: Se e mal ideata dal punto estetico, cioe senza pensare al luogo, a cosa circonda l'edificio... fa schifo. Se la stazione funiviaria e un modello standard prodotto in centinaia di unita, variandone visibilmente solamente colore e adesivi, posato su una lastra di CA con sotto i garages per i gatti, senza nessun cenno architettonico...fa schifo. Punto. Nulla importa se dentro c'è il mozzafiato di tecnologia funiviaria iperefficente e moderna... (che si e interessante e anche affascinante, e di cui vive funivie.org con i suoi tanti appassionati)
A Cervinia, non basta togliere li e la un vecchio edificio... è tutto l'insieme che dovrebbe cambiare, per un ritrovamento dello spirito per l'estetica, che esisteva in modo assolutamente integrato nella cultura costruitosi nella zona fino ai anni 1960 circa. Comunque, quella estetica che sogno, non verrà più ritrovata- già li sono contenti di arrivare all'efficienza costruendo impianti AA li e la.
Ci vorrebbe impegno, educazione, etica...ma dove sono andati a finire?
La bellezza integrale costruita dall'uomo di Cervinia comprendeva urbanistica, architetture ed infrastrutture non ci sarà più. Bisogna guardare i lontani monti escludendo il nuovo per essere soddisfatti.
O cercare le tracce del passato- e quello che provo a documentare sulle mie pagine dedicate a Cervinia- anche se potrebbe sembrare che illustro dei "mostri"- che documentati vogliono cosi condurre l'occhio a ritrovare il sublimo valore dell'estetica di una volta...
A chi interessa, vedete anche la sezione "Considerazioni urbanistiche" (Archittetura e Urbanistica a Breuil Cervinia)
Basta con la filosofia...chi mai mi capirà... :-) :-)Last edited by krisu; 18-04-2010, 12:42.
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Le due cabine in partenza da Plan Maison avevano la capienza di 50 posti, la cabina del Furggen era da 25 (o addirittura da 20), penso che avessero in comune solo la carrozzeria esterna con il logo della Cervino.
La funivia del Furggen è completamente smantellata, non c'è niente di pericolante, rimangono solo le stazioni, così come delle altre funivie.
Nella foto di Krisu si vede la cabina della Piemonte Funivie, linea del 1961, con all'interno l'originale carrozzeria verde. Come ho scritto sopra la sua capienza era di 50 persone. Le cabine dell'altra linea ci sono ancora??
Cervinia ha dalla sua parte delle montagne affascinanti, nessun altro posto (Alto Adige...) ti da la possibilità di sciare fino a quasi 4000 metri per tutto l'anno. Personalmente alle "brutture" non bado più di tanto, anzi da appassionato mi piace quasi vedere ciò che rimane di queste gloriose funivie che hanno fatto la storia dello sci e degli impianti di risalita.
Riguardo agli errori urbanistici e architettonici che si trovano in paese concordo pienamente con Krisu e non aggiungo altro.Last edited by Skywalker; 16-07-2008, 09:33.
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Vedendo qui
http://www.funivie.org/pagine/specia...ivie/index.htm
si nota che Piemonte Funivie dovrebbe aver rinnovato anche la linea del 1939 (passaggio delle cabine da gialle a rosse). Morale: da Plan Maison partivano due cabine da 50 posti, da Cime Bianche una cabina da 50 e una da 35. Qualcuno ne sa di più?
[MENTION=98]krisu[/MENTION]: ho visto ora la sezione del tuo sito su Cervinia e sulle funivie. complimenti!
La funivia del 1939 a me risulta essere stata costruita dall'Agudio con la collaborazione delle Officine Meccaniche di Savigliano.
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Personalemente trovo illogico ed antieconomico tenere i molti edifici delle vecchie stazioni in stato di completo abbandono.
Per esempio a Plateau Rosa il grosso edificio in muratura che accoglieva le due stazioni a monte delle funivie in arrivo da Cime Bianche potrebbe essere ristrutturato ed adibito a bar-ristorante con qualche camera per sciatori e/o alpinisti.
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Luca, ben notato, hai ragione, il costruttore non era la C&T: Nel 1964, in un articolo apparso nella ISR, Ugo Carlevaro scriveva che la funivia del 39 la es stata costruita dalla "Société Nationale di Officine di Savilgiano" (l'articolo e stato tradotto in Francese). Il progetto fu di "Zignoli e Carlevaro".
Con i suoi 4273m di lunghezza in quei tempi era la più lunga, e salendo a quasi 4500m era anche la più alta del mondo! La lunga campata sul ghiacciaio misurava 1900m.
Un altro bar?? ....(!)Last edited by krisu; 16-07-2008, 12:40.
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Sicuro devono pensare a riqualificare i complessi funiviari di Plan Maison e Plateau Rosà,
sarebbe un colpo al cuore per gli appassionati come noi ma la cosa migliore sarebbe eliminare i piloni rimasti in piedi e demolire le due stazioni intermedie abbandonate a Cime Bianche. Analoga riqualificazione andrebbe fatta alla stazione di valle a Breuil.
@kris: la Officine Meccaniche di Savigliano era molto importante all'epoca, a Milano realizzò le carpenterie della Stazione Centrale. I due grandi Ingegneri Carlevaro e Zignoli lavorarono in seguito al progetto del Furggen.
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Corretto: il secondo tronco della vecchia aveva un pilone poco dopo la partenza, mentre il primo tronco ne aveva 2 invece di 3.
Tutti si vedono bene nella prima foto della serie a pagina 3, e i plinti sono ancora lì.
Mi ricordo anche che il secondo tronco della vecchia linea (che aveva una sola cabina, come il primo), aveva lungo il percorso una ritenuta a terra per il ritorno della traente, in modo che non rischiasse, data la lunga campata, di andare a sbattere per il vento contro la cabina.
La treaente di soccorso invece, essendo tenuta più tesa della portante, non aveva questo problema.
bifune
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Ciao a tutti, ecco un aggiornamento fotografico di oggi, 19 luglio 2008.
Di ritorno dalla sciata io e Alessandro71 ci siamo imbattuti in una porta lasciata aperta nella stazione di valle a Plan Maison:
Capito di cosa si trattava, abbiamo fatto il giro attorno alla vecchia partenza e abbiamo documentato lo stato attuale della stazione di valle della vecchia funivia "Plan Maison-Plateau Rosà" (la più "giovane", quella a due vie):
...chissà se andranno fino in fondo coi lavori e sistemeranno una volta per tutte questi ruderi!
Nel frattempo i piloni in mezzo alla vallata ci sono ancora, forse aspettano la decomposizione naturale con la ruggine!
La stazione dell'altra funivia, quella del 39, ha ancora nella fossa i due cassonetti del rusco (immondizia in bolognese...).
Matteo.
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Cervinia, Cime Bianche II, terzo pilone: Un dinosauro nel deserto
.
Estetica ed archeologia industriale in 13 immagini.
Il terzo ed ultimo pilone del primo tronco della Funivia Plan Maison - Laghi bianchi, costruita nel 1961 da Piemonte Funivie.
Il pilone come lo si caratterizza da decenni, fino ad oggi: Un bianco inconsueto con i suoi fianchi in nero.
Ci si chiedeva sempre perché questo nero, e se era una buona scelta o no...
Sguardo verso il cielo tra i tralicci concepiti dal Prof. Dott. Ing. Ugo Carlevaro.
Bulloni, patina e vernice. Sulla sinistra la stazione intermedia del 1934/39.
Si direbbe che il pilone poggia direttamente sul terreno naturale,
ed invece è il cemento della fondazione ad aversi adatto perfettamente
a forme e colori del terreno circondante.
Il Furggen su a 3458m, conquistato dalla Funivia nel 1955 solo per un tempo limitato.
Scala interrotta.
La prudenza di tempi passati: Sovradimensionamento delle travi.
Il verde ci arriva, bisogna lasciarli il tempo...
Anche qui la natura non sosta. Gelo, umidità e calore lentamente vincono contro l'opera dell'uomo.
Il Cervino, le Mont Cervin, das Matterhorn, the Matterhorn...
I famosi 4478m conquistati per la prima volta ben 143 anni fa dall'inglese Edward Whymper.
La stazione intermedia, arrivo del primo tronco e partenza del secondo.
L1= 2251m, L2= 1574m.
Qui poggiava una fune di Giuseppe e Figlio Redaelli, diametro 55mm.
Last edited by krisu; 12-09-2008, 16:56.
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no, eccezionalmente non siamo saliti sul pilone, ve lo giuro :-). Non mi piaceva il tondino con cui la scala era agganciata. La scala poi non toccava terra, dondolava liberamente...
Ci mancava il tempo quel giorno, siamo sceso dal Theodulo (il rifugio dove stavamo le due notti, a 3300m), abbiamo ispezionato la intermedia, poi il pilone, poi l'altra intermedia, poi saliti con la funivia sul Pian Rosa, e poi scesi a piedi a Trockener Steg per poi prendere l'ultima cabinovia per Zermatt...
Le due intermedie sono fantastiche, sono li come se fossero ancora in servizio (o quasi, mancano le funi...)...non sono vandalizzate, proprio un miracolo quanti anni ormai sono li. Sopratutto nella stazione del 1934/39 aspettava qualche magnifica sorpresa, ma anche quella del 1961 in verità e una fabbrica multipiano con cubature enormi.
Insomma, dal pesante motore diesel tedesco del 1932 (l'asse berlino-roma...) ai pacchetti di spaghetti barilla con scadenza 11/1999 nella cucina, dagli ultimi ordini di servizio al poster di alberto tomba...c'era di tutto...proprio una Time Machine, altro che "abbattere via tutto" (da abbattere sarebbero altre cose ben più brutte, purtroppo spesso opere nuove ed ancora in esercizio...)
Vale la pena di visitarle, se ci andate alla fine chiudete bene le porte, altrimenti le pecore coprono tutto con un strato di c*cca come successo ad Oropa :-)
Aspettate, il dilemma ora sono le mille e non so quante foto più i video... :-)Last edited by krisu; 13-09-2008, 02:09.
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Originally posted by Skywalker View PostVedendo qui
http://www.funivie.org/pagine/specia...ivie/index.htm
si nota che Piemonte Funivie dovrebbe aver rinnovato anche la linea del 1939 (passaggio delle cabine da gialle a rosse). Morale: da Plan Maison partivano due cabine da 50 posti, da Cime Bianche una cabina da 50 e una da 35. Qualcuno ne sa di più?
L'impianto del 1961 aveva l'intermedia a circa 2/3 del percorso e pertanto la seconda linea aveva cabine più piccole (35 posti)
Le cabine dell funivia del 39 avevano 50 posti dopo la ristrutturazione della fine degli anni 60. A tale proposito ricordo che le prime volte che sono salito a Plateau, da bambino, era funzionante solo la linea del 61 in quanto stavano ristuttrurando l'altra. Mi dissero che avvenne in seguito di un incidente con morte del vetturino. Vi risulta? Non ho trovato nulla sul froum degli incidenti.
Ciao
franco
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.: c i m e :: b i a n c h e :: I :.
Con un anno di ritardo, ecco i testimoni di un passato che già pare lontano, mai esistito. Uno dei pochi esempi di archeologia funiviaria di alta montagna, che tanti vorrebbero semplicemente cancellare, cancellando anche la memoria. Anche se probabilmente oggi gli responsabili non sanno che farne, ed e solo per mancanza di fondi che i dinosauri sono ancora li, vale forse la pena ricordare che le cose che oggi appaiano inutili a qualcuno, in un tempo futuro potrebbero mancare... insomma, una volta si abbattevano anche chiese e acquedotti romani perché non si ci si era resi ancora conti dell valore intrinseco dei manufatti...
In questo caso, visto che il tempo non pare ancora maturo, ed a Breuil regge una certa rabbia contro il vecchio (anche ben comprensibile) pare forse saggio di sbarrare l'accesso all'edificio, di chiodare finestre e tappare qualche buco dove entra l'acqua...cioè di conservarlo senza doverci investire. Fra 20 o 50 anni, si cambia mente, si riapre, si rimette a posto e si rende accessibile...quando e si potrà scoprire il valore della storia di tecnica ed architettura di tempi passati...il grande Diesel 1938, il ripetitore di marcia meccanico, il linguaggio dell'architettura....
>>>(Per vedere tutte le 75 foto:http://www.retrofutur.org/retrofutur...OCID=100007749)
(notare che nel "rendiconto" d'anteguerra Plan Maison all'epoca venne chiamata...Pian San Umberto...)
Last edited by krisu; 10-08-2009, 16:02.
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Si complimenti per le foto storiche... tuttavia rimango del parere che ormai in quelle condizioni sia tutto da buttare e al più presto.
L'impatto ambientale è evidente così come evidente è l'irreversibilità della situazione.
Certo per i pochi appassionati funiviari è sicuramente un tempio questo posto, ma ripeto, per le condizioni in cui versano è tutto da buttare. Forse sarebbe stato diverso se le funi fossero ancora al loro posto, le cabine sulle funi, in una condizione ipoteticamente reversibile... ma così è solo uno scempio...
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Cosa intendi con condizione "ipoteticamente reversibile"?
Secondo me se uno volesse girare l'impianto in un museo fa ancora in tempo.....
L'ipotesi delle cabine sulle funi non cambierebbe niente perchè tanto prima o poi bisogna toglierle.
Una cabina in fossa c'è ancora, si sistema un pò il locale da renderlo agibile, si piazzano ai muri vecchie foto d'epoca e cartelloni di cos'era e come funzionava. Un solo addetto alla biglietteria in ingresso. La gente entra, paga, non solo appassionati di funivie ma anche curiosi, gira ed esce. L'unica spesa di esercizio sarebbe 1 delle pulizie e 1 addetto e la luce.
L'unico problema è che la stazione è a 2800 m ..... allora o si trasloca a valle o si fa saltare tutto o meglio ancora (per chi deve pagare) non si fa assolutamente niente.
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spero di non andare troppo OT segnalandovi che nella sigla conclusiva di 'superflash', programma degli anni '80 condotto da Mike Bongiorno, si vede in un paio di scene la seconda funivia che collegava Breuil con Plan Maison. Ecco il link:
http://www.youtube.com/watch?v=K8lyv...os=tSAkvFgVrhQ
Le numerazioni erano le seguenti (quando tutti gli impianti erano va e vieni):
1-2 1a Breuil Plan Maison (verde)
3-4 2a Breuil Plan Maison (rossa)
5-6 Plan Maison Furggen
7-8 Plan Maison- Cime Bianche- Plateau (rossa)
9-10 Plan Maison Cime Bianche (verde)
11-12 Cime Bianche- Plateau (verde)
Ho anche io un po' di materiale da postare. Appena riesco a fare una scansione, ve lo mando.
Ciao a tutti!
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Intendi cabinovia e funivia lato Cime Bianche?
Credo per avvicinare Valtournenche. Con la direttrice attuale chi arriva da Valtournenche e vuole salire al Plateau non è obbligato a scendere con gli sci in paese, viceversa chi sale dal paese e vuole andare a Valtournenche non è obbligato a salire al Plateau ma può cambiare a Cime Bianche prendendo la Goillet.
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