Mi è capitato di vedere qualche disegno di offerta fatto negli anni con soluzioni che vanno dal grappolo di cabine al funifor monocabina fino a un piccolo 3S. La stazione di partenza era sempre più in alto di Plan Maison (penso vicino all'arrivo della Pancheron ma non conosco benissimo la zona). Mentre quella di arrivo più o meno sotto alla parete su cui esce il tunnel. Il fatto che siano state fatte un po' di offerte negli anni significa che ci sarebbe l'interesse per provare a rifare qualcosa ma poi la soluzione tecnica risulta spesso non sostenibile...
Il salto è di circa 20m, pari allo spessore di ghiaccio perso nei decenni.
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Eh, 20 metri son davvero tanti per pensare dí colmarli con una scala.. Ci vorrebbe un ascensore !
Dunque, incidente a parte, il destino della funivia sarebbe comunque stato segnato, visto la perdita di spessore del ghiaccio così importante; non credo che in inverno la neve, per quanto possa cadere abbondante a quell’altitudine, riesca a colmare quel dislivello.. L’impianto originale avrebbe (purtroppo) cessato di esistere, o sbaglio?
Forse la funivia sarebbe sopravvissuta nonostante tutto solo se fosse realmente stata il primo dei due tronchi originariamente ipotizzati per raggiungere il Cervino..
Ieremi in sostanza quando qualcuno vuole costruire un impianto si fa un pre-dimensionamente per avere un'idea del numero dei sostegni, dimensionare fune, motore ecc. Si fa un preventivo e poi se tutte le parti in gioco accettano si procede col progetto vero e proprio. Nel caso del Furggen non si è mai andati oltre la fase di offerta.
Per quanto riguarda lo sbalzo di 20 metri generatosi dallo scioglimento del ghiaccio credo che se avessero voluto avrebbero potuto prolungare il corridoio protetto fino ad intercettare il piano della neve. Era già abbastanza lungo, una quarantina di metri in più non avrebbe fatto gran differenza.
Se qualcuno avesse questi disegni di cui si parla sopra, sarebbe molto interessante se li postasse. Riportare in vita il Furggen riporterebbe Cervinia dove merita di essere
io sono abituato agli standard di sicurezza di francia e svizzera, ma in Italia dove ci sono pippe mentali e leguleie non convenzionali, un ambiente come il furggen sarebbe ancora a norma, o comunque a prova di ricorso?
Il vero problema è che noi siamo sul versante sud delle Alpi a differenza degli svizzeri. E con il riscaldamento e lo scioglimento dei ghiacciai loro soffrono sicuramente ma noi infinitamente di più
Ambientalista in primis, non riceverebbe mai l'approvazione di valutazione impatto ambientale; inoltre il dislivello di 20 metri continuerà ad aumentare anno dopo anno anche con l'impianto nuovo quindi sarà un problema che si continuerà a porre. Per quanto riguarda la sicurezza e ricorsi non saprei, se tutto venisse fatto a regola ed approvazione non ci dovrebbero essere problemi... Ma la riattivazione del furggen è utopia pura, se ne può parlare giusto qui ma la vedo veramente difficile oltre a non essere una priorità per la cervino spa... Sicuramente sarebbe un impianto che darebbe lustro, non dico come i 3s di zermatt ma poco ci manca, ma la vedo davvero difficile, intanto cervinia deve fare la nuova linea di 3s...
Non è nemmeno nei più reconditi piani della società, quanto ai vecchi ruderi (tra cui il Furggen medesimo) sono questioni diverse dai nuovi impianti e di certo non sarà la Regione (azionista unico credo delle società) e porre un vincolo per cui se non si sistemano i ruderi non si fanno nuovi impianti.
Considerare solo l arrocamento? Dalla cima non so può scendere in svizzera e fare una pista?
Il versante nord della cresta Furgen è una parete rocciosa verticale con seracchi di neve e ghiaccio. Neanche gli atleti estremi di sci ripido ci si avventurano.
Scendere dal versante nord è assolutamente infattibile, anche dai più esperti scialpinisti come è stato detto, pendenze quasi verticali, ghiaccio, rocce e seracchi lo rendono pericolosissimo, o meglio impossibile appunto, figuriamoci farci una pista...
Aldilà dello scempio estetico della vecchia stazione di arrivo, è un fatto che a Cervinia servirebbe una pista di prestigio e riaprire il Furgen magari un po' più in basso rispetto alla vecchia stazione di arrivo, potrebbe rilanciare l'immagine di Cervinia e renderla più appetibile anche all'utenza transfrontaliera, veramente poco incentivata dalla qualità delle piste del versante italiano rispetto a quelle svizzere.
Lo so, era un capolavoro in quota, una delle poche opere di valore nel contesto architettonico non proprio esaltante di Cervinia....lo scempio estetico è lasciarla in quel modo come è allo stato attuale.
Approfitto del topic per una domanda trasversale: è noto l'aneddoto secondo cui la funivia per il Furggen fosse l'ennesimo progetto avveniristico del conte Lora Totino che avrebbe poi da lì voluto raggiungere il Cervino. Che però non è esattamente dietro l'angolo: se avesse voluto raggiungere la vetta, cartografia alla mano, sarebbe stato necessario un secondo tronco lungo praticamente come il primo, e con una campata sospesa a notevolissima altezza (con quello che ne consegue in termini di meteorologia, velocità dei venti...). Sarebbe stato davvero ingegneristicamente possibile all'epoca realizzare il secondo tronco, o era una visione eccessivamente visionaria persino per chi ha voluto la funivia del Monte Bianco, oppure erano previsti più di due tronchi, oppure ancora è l'aneddoto a essere ingigantito?
Last edited by vivamacu; Today, 18:49.
Reason: Modificata la domanda finale
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