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BAGNOLI IRPINO LACENO Seggiovie 2-CLF "Settevalli" e "Rajamagra" (Marchisio)

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  • fralau
    Heroicus VIII
    • May 2006
    • 1047
    • Appennino centro-meridionale e isole
    • fralau

    Innevamento cresciuto : 10 cm a quota 1100, 50 cm a 1400 mt, 70 cm a quota 1600.
    Monti Picentini con innevamento abbondante in questo memorabile fine autunno 2012....e non siamo ancora in inverno!

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    • totti
      Senior VI
      • Jan 2007
      • 521
      • Napoli

      ci sono stato ieri a sciare.... grande giornata di sole e neve, tutta naturale, neanche una pietra sulle piste, ma soprattutto ho avuto la conferma delle nuove seggiovie per il prossimo anno!!

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      • fralau
        Heroicus VIII
        • May 2006
        • 1047
        • Appennino centro-meridionale e isole
        • fralau

        Grande inizio al Laceno quest'anno! La cosa incredibile è l'innevamento continuo al suolo già a 1100 metri ormai da 10 giorni ( pista per discesa a valle chiusa ma percorribile in skiweg fino al piano). Laceno offre un microclima che le altre località a pari quota si sognano!

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        • AndrewMag
          MODERATORE GLOBALE
          • Jan 2011
          • 836
          • Avellino (AV) / Trento (TN)

          Hanno aperto anche le piste fino a valle, peccato, mi sarei andato a fare una bella sciata se non avessi l' influenza...
          da 25cm a 120cm, straordinario!

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          • Dami93
            Senex VII
            • Jul 2011
            • 979
            • Caderzone Terme

            Impianti e piste già aperti a Laceno!! Come l'anno scorso, con la prima grande perturbazione invernale (autunnale...) non si sono fatti pregare più di tanto e hanno aperto il comprensorio!! Davvero bravi
            Invece riguardo le nuove seggiovie non si sa niente??? (su questo sono un po' meno bravi direi...).

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            • AndrewMag
              MODERATORE GLOBALE
              • Jan 2011
              • 836
              • Avellino (AV) / Trento (TN)

              Oggi ha piovuto sotto i 1400-1500m quindi l'accumulo di neve a valle e all' intermedia si è un pò ridotto, ma le piste sono ugualmente aperte già da giovedì!
              Per gli impianti nuovi i fondi verranno sbloccati in primavera e ci sono ottime probabilità che vengano sostituiti nell'estate 2014.
              Intanto godiamoci tutta questa neve (venerdì a 1700m c' erano 90 cm e 35cm a 1100m) e non vedo l'ora di poterci andare a sciare!

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              • AndrewMag
                MODERATORE GLOBALE
                • Jan 2011
                • 836
                • Avellino (AV) / Trento (TN)

                Sono del 1975, quindi l'anno prossimo addio!

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                • Dami93
                  Senex VII
                  • Jul 2011
                  • 979
                  • Caderzone Terme

                  Vabbè, in caso al massimo potranno chiedere qualche proroga per qualche anno, o no?
                  Comunque questa, della scadenza, potrebbe essere un'ulteriore spinta per far sbloccare definitivamentre la situazione sulle sostituzioni e sui lavori....

                  Comment

                  • AndrewMag
                    MODERATORE GLOBALE
                    • Jan 2011
                    • 836
                    • Avellino (AV) / Trento (TN)

                    Dubito sulle proroghe gli impianti non sono in condizioni eccellenti e mancano anche gli antiscarrucolanti delle pulegge, ma alla regione non vogliono dare 1,2mln per la funicolare di Montevergine e €500.000 per Bocca della Selva, figuriamoci al Laceno dove ce ne vogliono 13mln...
                    Mah, il presidente Caldoro nell'ultimo incontro ha detto che la situazione si sarebbe sbloccata subito, ma come al solito sono solo chiacchiere...

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                    • Dami93
                      Senex VII
                      • Jul 2011
                      • 979
                      • Caderzone Terme

                      Vabbè, se è così ovviamente non dico di fare questi interventi sulle cose che mancano solo per ottenere qualche proroga di qualche anno....
                      Ma saranno già successi in Italia casi simili, dove impianti vecchi e che magari non avevano tutte le ultime moderne tecnologie e sicurezze hanno comunque ottenuto, in casi diciamo eccezionali, uno o due anni di proroga... a maggior ragione se c'è in piedi un progetto di sostituzione, che verrebbe portato a termine entro quegli anni (però a quel punto si dovrebbe veramente essere pronti con tutte le carte e permessi a posto, e poter partire coi lavori in tempi brevi, e stabiliti...).

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                      • kalos
                        Novicius I
                        • Feb 2008
                        • 29
                        • Salerno

                        Laceno comunque rappresenta una realtà consolidata per il turismo invernale. Senza nulla togliere alle altre realtà ritengo si debba avere un occhio di riguardo verso una località che, potenziata, può dare soddisfazioni anche sul piano occupazionale. Con la crisi in atto molti sciatori preferiscono sciare in posti vicino a casa per risparmiare sul costo del viaggio.

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                        Laceno comunque rappresenta una realtà consolidata per il turismo invernale. Senza nulla togliere alle altre realtà ritengo si debba avere un occhio di riguardo verso una località che, potenziata, può dare soddisfazioni anche sul piano occupazionale. Con la crisi in atto molti sciatori preferiscono sciare in posti vicino a casa per risparmiare sul trasporto.

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                        • Dami93
                          Senex VII
                          • Jul 2011
                          • 979
                          • Caderzone Terme

                          Che intendi per "dismessa parzialmente"? chiusa e poi lasciata li?
                          Quindi da quanto ho capito, impiantisticamente parlando, gli interventi principali consisterebbero nella sostituzione di 3 impianti, le 2 seggiovie e lo skilift? (lasciando perdere i tappeti e i campi scuola...).
                          La sostituzione dello skilift Cuccioli era prevista anche nel progetto iniziale, si qualche anno fa? mi pare di no...

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                          • AndrewMag
                            MODERATORE GLOBALE
                            • Jan 2011
                            • 836
                            • Avellino (AV) / Trento (TN)

                            Intendevo dismessa parzialmente perchè sono rimaste solo le due stazioni e la fune è stata smontata e avvolta ad un rocchetto.

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                            • Fabio.bibi
                              Novicius I
                              • Jan 2020
                              • 34
                              • Napoli

                              Ci sono novità sulla costruzione delle nuove seggiovie?

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                              • AndrewMag
                                MODERATORE GLOBALE
                                • Jan 2011
                                • 836
                                • Avellino (AV) / Trento (TN)

                                In primavera dovrebbero sapersi novità circa la gara per i lavori.

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                                • MG Lauren
                                  Heroicus VIII
                                  • Jan 2010
                                  • 1307

                                  Dal progetto di rilancio un pò di storia:
                                  Durante il ventennio i gerarchi fascisti provarono ad avvicinare la popolazione bagnolese allo sport,
                                  portandola nei pressi dell’attuale campo sportivo a sciare nei castagneti; all’epoca l’economia
                                  bagnolese si basava su una misera agricoltura, non essendoci attività artigianali-industriali,
                                  costringendo molti ad emigrare.
                                  Nel 1969, per arginare questo fenomeno, la “Cassa per il Mezzogiorno” chiese ad un gruppo di esperti di stilare il “Piano del comprensorio di sviluppo turistico del Terminio”; il progetto prevedeva due stazioni sciistiche, una sull’ altopiano del Laceno ed una a Campolaspierto sul Terminio.
                                  L’impianto sarebbe stato finanziato dall’ing. Franco Giannoni grazie ai prestiti a tasso favorevole e
                                  ai fondi a capitale perduto concessi dalla “Cassa del Mezzogiorno”.
                                  A partire dal lontano 1968 un gruppo di esperti girovagò e sorvolò in elicottero le montagne del Laceno per cinque anni, studiando i particolari orografici, la flora, le strade, i tagli dei boschi, i sentieri, i venti, l’insolazione, la piovosità, l’innevamento, ecc.
                                  Da queste ricerche si scoprì che al di sopra dei 1250 metri le precipitazioni erano sempre a carattere
                                  nevoso da Natale a Aprile.
                                  Gli Appennini non sono ideali allo scii per i loro costoni esposti al sole e per i venti che causano il
                                  formarsi di uno strato di ghiaccio sulle piste.
                                  Per questa ragione gli studiosi consigliarono la costruzione di canali di scolo lungo le piste per evitare che la neve sciolta si ghiacciasse di notte.
                                  Tra tutti i monti quello che si dimostrò più idoneo fu il Rajamagra per la sua cresta quasi piana, per le sue pendici che scendono dolcemente a valle creando un grande “anfiteatro” e la sua esposizione alle precipitazioni nevose unita ad una scarsa insolazione e ad una bassa esposizione ai venti.
                                  Sul versante nord-est erano presenti tante piccole valli collegate tra loro che avrebbero richiesto
                                  un’irrisoria opera di disboscamento. Dalla valle del Terremoto si aprivano due sentieri nei boschi che avrebbero permesso di realizzare tre chilometri di varianti ai quattro principali.
                                  Le piste del Laceno dovevano essere strette per essere protette dal sole dagli alti faggi; alla base degli
                                  impianti lo scenario era lo stesso attuale e non c’era bisogno di tagliare nulla.
                                  Nel 1969 per testare la fattibilità dell’opera, si decise di costruire la sciovia “Serroncelli” e tre piste.
                                  La costruzione fu affidata alla ditta Nascivera di Rovereto (TN).
                                  Nel 1974 furono commissionate alla “F.lli Marchisio” di Torino la seggiovia biposto “Settevalli”, che
                                  dai 1.102 metri porta a 1.400 coprendo 1.045 m e trasportando 720 sciatori l’ora, e la biposto
                                  “Rajamagra”, che copre la tratta alta tra i 1.387 ed i 1.645 m, lunga 930m.
                                  Questa seggiovia arriva un po’ più giù rispetto alla cima per non rovinare il paesaggio e si ferma su
                                  un raccordo diagonale per smistare gli sciatori.
                                  Gli impianti furono completati definitivamente nel ’74 e collaudati.
                                  Sull’altopiano, a quota 1.400 m, fu costruito il campo scuola, costituito da una sciovia Marchisio detta
                                  “Cuccioli”, lunga 212 m, modello “baby”.
                                  Furono così realizzati solo una parte degli impianti e delle piste che sarebbero dovute sorgere nell’area
                                  secondo le idee progettuali.
                                  Il progetto iniziale ipotizzava la costruzione di altre seggiovie sul versante nord (una monoposto e
                                  una biposto) e nuove piste.
                                  Nel 1995, al momento delle revisioni ventennali delle biposto ad opera di Marchisio-Doppelmayr
                                  prima e CCM poi, tornarono sul tavolo i nuovi impianti sul versante nord, ma non se ne fece niente.
                                  Intanto nella seconda metà degli anni ’90 fu acquistato il battipista Pistenbully 240D ancora in uso
                                  oggi e fu anche realizzato dalla Lenko l’impianto di innevamento dai 1.400 m in giù, con la
                                  predisposizione per le aste.
                                  Attualmente troviamo tre piste chiuse in attesa d’interventi: la Nordica, la Serroncelli e la Maestri,
                                  per un totale di ben cinque chilometri e trecento metri chiusi.
                                  Le piste aperte molto facili sono la Cuccioli e il Campo Scuola, quella facile la Settevalli, quelle di
                                  media difficoltà sono Lupi, Forra e Canaloni, le piste nere invece sono le Aquile e l’Amatucci; un
                                  tappeto è stato realizzato anche al campo-scuola.
                                  L’anello di fondo in vetta al Rajamagra, lungo ben due chilometri, è stato aperto solo nella stagione
                                  invernale 2012 -13 grazie alle pressioni di alcuni appassionati alla direzione degli impianti.
                                  Last edited by MG Lauren; 27-04-2022, 21:02.

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                                  • Gior
                                    Contributor III
                                    • Aug 2013
                                    • 103
                                    • Barletta
                                    • Punto Trekking

                                    Ricollegandomi al post dell'amico sk25, vorrei mostrarvi questo depliant del 1976 in tedesco, all'interno una bella mappa Berann






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                                    • Gior
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                                      • Aug 2013
                                      • 103
                                      • Barletta
                                      • Punto Trekking

                                      Altri tempi...

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                                      • sk25
                                        Contributor III
                                        • Sep 2005
                                        • 176
                                        • Napoli

                                        Per rimanere in tema di progetti passati, negli anni 70 si pensò anche di trasformare l'anello stradale che percorre l'altopiano del Laceno in una pista di formula 1:


                                        http://www.palazzotenta39.it/public/archives/70073

                                        L'altopiano si prestava a tutta una serie di ipotesi: aviosuperficie per ultraleggeri, campo da golf, campi da calcio per ritiri estivi, piste per motoslitte e cani da slitta... Tutte idee, che almeno davano l'impressione di una certa vitalità e voglia di sviluppo, che poi con il tempo è andata purtroppo sempre più a spegnersi.

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