Esiste (o forse c'era) una funivia non più funzionante, la Frontignano - Monte Bove. Avevo anche lanciato un forum ma nessuno ha saputo dirmi q.c. in più di quello che sapevo..
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USSITA FRONTIGNANO Vecchia funivia Vallone Selvapiana – Malghe Spigare (Monte Bove)
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ho scovato sulla rete questa foto che dovrebbe essere stata scattata dalla stazione di arrivo della funivia del monte bove.............. qui si vedono i cavi attraversare la val di bove
io sapevo che la colpa della chiusura non fosse da addebitare agli ambientalisti, una volta completata non si riuscì a metterla a pieno regime MAI perchè lì tirano venti spaventosi, tantè che la zona nonostante possa nevicare, a volte rimane scoperta di neve per i venti che scoperchiano
direi un complimento ai progettisti e amministratori per lo SPERPERO di denaro................... sicuramente PUBBLICO
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http://www.telemarktribe.com/it/inde...=308&Itemid=65
su questo articolo si trovano informazioni sulla storia della funivia monte bove (zona Frontignano-ussita in provincia di macerata) ed alcune foto della zona e di un pilone durante la stagione invernale
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Ecco una cartina del comprensorio di Frontignano nel massimo della sua espansione, con la funivia e lo skilift che questa serviva.
Se notate la pista della val di Giove a un certo punto si interrompe all'altezza della cresta che divide la medesima valle con la conca di Frontignano.
Comunque sarei veramente curioso di sapere chi è la ditta costruttrice della funivia e dello skilift annesso.
Pagherei poi per sapere come erano le piste della valle di Giove e che sensazione dava salire su una funivia così soggetta alle "bizze" degli eventi atmosferici.
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Certo che sciare con la nebbia sul monte bove non è proprio il massimo.
Comunque gli anni settanta, per lo meno nelle marche, sono stati veramente anni d'oro per lo sci, c'era, e oggi lo possiamo affermare, una valutazione molto ottimistica sulle capacità di sviluppo di questo sport.
Credo che la funivia di Frontignano rimarrà per sempre il progetto funiviario più ambizioso mai realizzato in questa regione.
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La funivia se non ricordo male dovrebbe essere stata costruita alla fine degli anni 70 primi anni 80. Nelle referenze Holzl non figura. I piloni a traliccio Holzl iniziò a costruirli alla fine degli anni 70. La prima funivia di questa ditta che vidi realizzare con i piloni a traliccio è quella del Piz La Villa, rimasi meravigliato nel veder abbandonato il classico cemento armato.
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Finalmente ho ritrovato il link ad un istituto tecnico i cui allievi hanno svolto uno studio sulla riqualificazione delle stazioni della funivia.
http://www.itgbramante.it/bramante/m...0sibillini.htm
Ciao Enrico
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Però vista di fronte la stazione sembrerebbe una ceretti e tanfani.... Magari è una piemonte funivie....
Tutte ste ditte mi stanno mandando in tilt il cervello....
Costruivano tutte abbastanza simili escludendo la holzl che faceva piloni in cemento e ha iniziato a farli a traliccio solo quando ha fatto le prime a doppia portante.
Anche se non mi sembra che ceretti e tanfani, piemonte funivie montavano i falconi sui piloni......
Quindi penso ancora agudio
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Sono riuscito a trovare nel vecchio forum di sci marche, il sito marchigiano degli sport invernali, un ritaglio de "IL RESTO DEL CARLINO" dove si accenna alla riqualificazione estetica della stazione di partenza della funivia del monte Bove; nel ritaglio si vedono le cabine della funivia nelle loro buche che sembrano fremere per riprendere servizio, purtroppo l'immagine è di scarsa qualità ma sono convinto che qualcuno saprà apprezzare questo dettaglio per darci una soluzione al rebus su chi sia la ditta costruttrice di questo ardito impianto.
Adesso scappo che vado a vedermi l'Italia.
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Oggi sono stato ad appuntamento di lavoro dal direttore dell'Ustif di Roma, l'Ing. Roberto Neri che per anni ha collaudato impianti: parlando della funivia del monte Bove mi ha detto che il problema fondamentale più che il vento era la galaverna che si formava sulle funi.
Per evitare il formarsi di strati di ghiaccio spessi come mortadelle l'unica soluzione sarebbe stata il moto continuo dell'impianto.
L'ing Neri mi ha raccontato che in un'occasione il peso del ghiaccio sulle funi a
fatto sollevare i contrappesi che hanno sfondato il il tetto della camera dove erano posti. pazzesco! :? :? :?
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Non ci sono le cabine, guarda l'ultima foto ingrandita, avevano appeso solo le sospensioni....stranissimo impianto...si sono accorti che non poteva funzionare solo dopo averlo praticamente finito?
Trovato su internet:
La funivia fu usata per alcuni anni solamente d'estate, poi si decise di abbandonarla, il costo del collaudo annuale, che non era in alcun modo ammortizzabile con il biglietto delle poche risalite estive. D'inverno, invece, credo che nessun ingegnere si prese più la briga di certificarne il collaudo in caso di vento e la morte dello sciatore fece decidere definitivamente per la chiusura.
Stazione a monte
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A pensare che in quest'invero ho fatto del fuori pista sotto i suoi piloni... Misteriosa?
Sicuramente si da quando vado a Frontignano non l'ho mai vista aperta, dalle persone del posto ho sentito dire che si trattava di un progetto degli anni 70 che doveva sfruttare anche le valli adiacenti per la pratica dello sci, ovvero la val di Bove a la val di Panico, ma i costruttori non fecero i cinti con le avverse condizioni climatiche che si hanno sulle creste appenniniche( con questo Sandro non vuol dire che sposo pienamente la tua causa :wink: ) Difatti le alpi nonostante sono più alte sono un sistema anche con un certo sviluppo in larghezza mentre gli appennini sono discontinui e su certe zone vedi i Sibiliini no hanno montagne di rilievo sia ad est che a ovest detto questo bisogna ricordare che le valli di cui parlavo sono accidentate e sono zone ad alta vocazione di valanghe.
Quini possiamo ben dire che la funivia non ha mai operato se non in qualche estate, sinceramente un inutile scempio ambientale...
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Finalmente la soluzione:
La funivia è un impianto LEITNER gemella della funivia del Monte Cavallo di Vipiteno (e si spiegano le cabine rosse); è stata aperta fino al 1994 quando è scaduto il termine per la revisione ventennale; gli interventi da eseguire avrebbero richiest un investimento troppo elevato e l'impianto è quindi rimasta abbandonata a se stesso.
L'impianto era stato montato dalla ditta Funimont di Alleghe.
Non c'è nessuna intenzione di riaprirla, lo sviluppo del Monte bove avverrà nella parte bassa con seggiovie automatiche al posto delle sciovie, ma la funivia rimarrà cosi com'è.
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Per non parlare delle sciovie, negli anni settanta (anni di grandi prospettive per lo sci) la Leitner costrui sciovie in quasi tutte le località sciistiche marchigiane.
A distanza di trent'anni quaesto è di nuovo un periodo di fermento (nel 2006:
uno skilift a Bolognola, due nuove seggiovie a Sarnano, una seggiovia a Ussita, una Cestovia e uno skilift sul catria e una seggiovia al Eremo di Monte Carpegna) anche se, al contrario di quegli anni, le prospettive di crescita del turismo invernale sono molto meno ambiziose.
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Come avevo promesso sono stato a fare alcune foto di quello che rimane della funivia:
stazione di partenza
primo pilone
vista del primo e del secondo pilone
secondo pilone con la stazione di arrivo
particolare del primo pilone
particolare del secondo pilone
vista del primo pilone e della stazione di partenza
secondo pilone visto dalla vetta del monte Bove
stazione di arrivo
particolari della stazione di arrivo
vista dalla valle di Bove
particolari delle cabine e targhette del costruttore (interna ed esterna)
Naturalmente per chi fosse interessato ho molte altre immagini che posso inviare anche in qualità maggiore (dimensioni di circa 1,2 - 1,5 MB ciascuna)
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Bellissime foto.
Ma allora è proprio una funivia Leitner?
Comunque si nota una certa somiglianza con le Agudio.
In totale la Leitner ha costruito quindi solo 2 funivie e poi ha smesso.
Mi chiedo se c'è un collegamento tra la somiglianza con le Agudio e il fatto che la Leitner ha partecipato nel 1970 alla costruzione con l'Agudio dei piloni della Corvara - Boè...
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Per me i piloni sono stati costruiti dalla ditta Agudio, anche se guardando bene le foto si vedono le scarpe di appoggio colorate in celeste tipico colore della Leitner in quegli anni. Le grandi pulegge sono chiaramente di fattura Leitner. Sarebbe interessante sapere come erano fissate le portanti ai contrappesi se mediante testa fusa sulla puleggia e fune tenditrice oppure se muniti di carreliera (tipica Agudio) che faceva arrivare la portante direttamente al contrappeso. Dalle foto non riesco a capirlo bene.
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Campolino, guarda la foto in cui ci sono le due pulegge , quella sotto per la traente e quella sopra per il soccorso. All'altezza del perno di quella del soccorso non ci passa una carrelliera ? Si intravede un pezzo di carrelliera nuda sulla portante anche nella foto che ritrae in primo piano una puleggia ancorata al contrappeso per la traente. Così almeno mi sembra di vedere.
Sembrerebbe una funivia con la tensioni ( portanti , traente , soccorso) tutte a monte.
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Mamma mia che belle foto....certo che a guardare bene si vedono particolari tipici anche di altri costruttori.
I pali sicuramente sono Agudio, la stazione invece per la struttura in cemento squadrata e le guide di stazione in legno mi ricorda Ceretti, la sospensione ed il carrello Ceretti, la testa fusa tra traente e zavorra mi ricorda Holzl che ha sempre preferito (contrariamente ad Agudio) questo tipo di ancoraggio al carrello.
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Senior VI
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La funivia dei miei sogni? Quella che sostituisce le macchine che circolano ogni giorno in ogni parte del mondo...! Non inquina, non fa rumore e ti permette di godere di fantastici panorami...volando!!!
Roberto.
Una panoramica della prima parte della linea vista dagli impianti di Monte Prata (MC) dove si evidenzia il primo pilone.
Da lontano si può capire l'impatto ambientale della funivia molto discutibile, certamente non gradevole alla vista da parte di un amante della natura, affascinante invece dalla parte di un amante degli impianti, considerando anche la mole del pilone.
Certo è, che non essendo usata nei periodi invernali ed in estate le giornate buone sugli Appennini vengono spesso "rovinate" dai temporali pomeridiani e dai forti venti che spirano in quota, questa splendida e "agghiacciante" funivia per la sua arditezza, non poteva avere una vita lunga
Ma forse è meglio così, considerato l'ambiente naturale particolare dei Monti Sibillini, diventato da alcuni anni Parco Nazionale.
Ciao. Roberto
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secondo me su questa funivia aleggiano un po troppe leggende. Una diceva che venne costruita e mai entrò in funzione per colpa degli ambientalisti. Adesso veniamo a sapere che la funivia ha funzionato a fasi alterne per almeno 10 anni, ma che per colpa del vento era quasi sempre chiusa. Poì addiritturta le cabine che si scontravano quando si incrociavano.
Ma se il vento è veramente così forte dobbiamo pensare che sono stati dei matti a costruirla. Io rimango dell'idea che la funivia è indubbiamente nata male, ma che la vera causa sono stati gli ambientalisti che gli hanno sempre reso la vita difficile. Ricordo negli anni 80 vari articoli sui notiziari mensili del CAI che parlavano sempre male di questa funivia.
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Ecco i manicotti di ghiaccio sulle funi.
Altre due foto della Val di Bove.
Un ultima foto della val di Panico dove c'era un piccolo skilift adiacente alla stazione d'arrivo della funivia.
Questo è il link al sito di freeriders dove ho preso le foto: http://www.powdermob.com/
Ciao e speriamo che riaprano questa funivia che ad oggi è l'unico impianto dismesso delle Marche.
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zemella
Salve a tutti sono un nuovo iscritto!
Innanzitutto volevo farvi i complimenti per il sito!
Ho una seconda casa a Frontignano di Ussita quindi spero di potervi essere utile per ogni vostra curiosità riguardante gli impianti scistici di quella zona.
In quella funivia ci sono andato svariate volte quando funzionava fino al 94, anno della sua chiusura.
Io me la ricordo che funzionava solo d'estate proprio per i problemi "invernali" che avete accennato nei precedenti post.
Ma nei primi anni di vita quest'impianto funzionava anche d'inverno, infatti nelle vicinanze della stazione a monte c'era uno skilift LEITNER con motore DIESEL e non elettrico proprio per la mancanza di elettricità.
Quando il servizio della funivia divenne solo estivo questo skilift venne smontato e rimontato a valle per poter essere utilizzato, infatti nelle vicinanze della stazione a monte della funivia c'è ancora qualche portale dello skilift è il basamento in cemento del motore rimasti lì.
Nei primi anni novanta lo skilift in questione ricevette un motore elettrico molto più affidabile con il freddo e soprattutto meno "rumoroso".
Tornando alla nostra funivia come sapete già venne chiusa per gli alti costi di gestione e i bassi profitti proprio perchè limitata per motivi di sicurezza ai soli 3 mesi estivi.
Fino a 5 anni fà erano presenti le due cabine nella stazione a valle, ora sono state smontate e ricoverate in un magazzino lasciando appesi i carrelli come avete già visto nelle foto precedenti.
Al momento non sò nulla di cosa vogliono farne di questo ardito impianto ma certo lasciato in quelle condizioni e solo una bruttura.................
Cercherò di aggiornarvi, in quelle zone sono di casa!
P.S. ho letto in un precedente post che le cabine di questa funivia quando tirava vento rischiavano di scontrarsi, a mio parere credo che si tratti di una "leggenda" perchè il punto d'incontro delle cabine era sul secondo pilone (quello verso monte) lascio a voi giudicare............
Ciao a tutti!!!
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zemella
Originally posted by Roberto curtiCiao , prima di tutto mi permetto di darti il benvenuto nel forum, poi ti volevo chiedere se avevi mai sciato in val di Bove quando la funivia funzionava anche d'inverno.
Le notizie dello skilift me le ha riferite mio padre e inoltre ho visto i portali che sono ancora lì.
Ciao!
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zemella
Originally posted by campolinoSai dirci con precisione in quale anno venne costruita questa funivia?
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Salve, anch'io ho avuto la fortuna di salire su questa funivia, solo d'estate. D'inverno ha funzionato pochissimo, probabilmente solo per fare le foto delle cartoline. Le cabine sono state portate via con l'elicottero in occasione del rinnovo dello skilift che è adiacente alla stazione a Valle. Che io ricordi l'anno di costruzione dovrebbe essere 1978. Chi ha costruito quella funivia doveva essere per forza un sognatore od un temerario. Anzichè farla partire da lì per scavalcare il monte bicco, l'avessero fatta partire dalla base della val di bove e arrivare più a sinistra (guardando da valle) quella zona sarebbe diventata una delle più importanti dal punto di vista sciistico dell'appennino ed avrebbe sicuramente avuto un impatto ambientale minore.
Che io sappia non hanno nemmeno intenzione di smantellarla, aspettano che diventi un pericolo (tipo cedimento delle funi, crollo dei piloni ecc.) in modo da poter chiedere un finaziamento ad hoc per il suo smantellamento.
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Senior VI
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La funivia dei miei sogni? Quella che sostituisce le macchine che circolano ogni giorno in ogni parte del mondo...! Non inquina, non fa rumore e ti permette di godere di fantastici panorami...volando!!!
Roberto.
Sabato 28 luglio sono stato a Frontignano e ne ho approfittato per andare a visitare l'impiantistica della località, funivia compresa.
E' molto triste vedere dal vivo quell'impianto oramai abbandonato, ancora in piedi, risalire la montagna verso la vetta. Ma sicuramente doveva essere molto affascinante e spettacolare, anche grazie al fatto di essere collocato in una zona molto panoramica.
La curiosità di andare a vedere il tratto più ardito mi ha spinto a risalire la montagna in direzione del secondo traliccio malgrado il sole "picchiasse" senza l'ombra di una nuvola.
Dopo aver "visitato" il primo pilone con la sua bella e lineare struttura metallica, arrivo al secondo traliccio, costruito su una piccola sella proprio sul bordo del profondo anfiteatro naturale del Monte Bove.
Lo spettacolo è veramente unico ed incredibile, come è altrettanto affascinante immaginare come doveva essere il passaggio delle cabine su quel tratto aereo che sorvolava la vallata: come è facile intuire, subito dopo il passaggio sul secondo pilone, la cabina "letteralmente" cominciava a volare nel vuoto!
Sicuramente non era una funivia alla portata di tutti: le emozioni che si provavano in quel tratto erano troppo forti e chi soffre di vertigini avrebbe chiuso gli occhi, pregando...!!!
Un impianto unico sull'Appennino, che meriterebbe di poter tornare a solcare le funi ancora posizionate (in parte) sulle rulliere. Un impianto però costruito più per "megalomania" piuttosto che per necessità sciistiche, senza che siano state considerate le tante controindicazioni nel costruire un impianto in un luogo altamente impervio e dal forte impatto ambientale negativo, in una delle zone più belle dei monti Sibillini.
Per noi amanti degli impianti e delle funivie in particolare è sempre piacevole andare a visitare un impianto simile, anche se non più funzionante. Obiettivamente però, preferirei che venisse completamente smantellato, ripristinando così l'originalità della montagna, in quel luogo molto affascinante.
Appena posso manderò più foto possibili a Paolo per poter creare una monografia più accurata dell'impianto, invitandolo ad utilizzare anche le tante foto già presenti sul forum, specialmente quelle riguardanti la stazione d'arrivo.
Il poter ammirare una monografia completa non servirà a far si che l'impianto torni un domani a funzionare ma servirà affinché noi possiamo "immaginare" per pochi minuti di poter essere dentro la mitica cabina rossa della funivia del Monte Bove e sorvolare, ad occhi aperti, sul tracciato di una delle funivie più ardite d'Italia, e non solo...!
Saluti da Roberto
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Bellissime le foto della monografia, peccato che non si veda nulla della meccanica. C'erano problemi di accessibilità? Come hanno fatto in un impianto va e vieni a far arrivare in stazione tutte e due le cabine?
Le funi versano in pessimo stato, penso che l'impianto sia già da considerare pericoloso per l'incolumità delle persone che si trovano nelle vicinanze della linea.
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Originally posted by andre72 View PostCome hanno fatto in un impianto va e vieni a far arrivare in stazione tutte e due le cabine?
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A guardare le varie foto non si direbbe un impianto fermo da soli 3 anni scarsi. La manutenzione era ridotta allo stretto necessario.
Mi sovviene un dubbio prettamente tecnico, siamo certi che non esista un sistema anti ghiaccio applicabile alle funi e\o ai piloni degli impianti in genere? Oppure già c'è.
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io credo semplicemente che abbiano impalmato la traente. Se andate a vedere le foto nel topic della funivia Piobbico Fonte Lardina, si vede chiaramente che una cabina è in stazione mentre l'altra è completamente assente. Desumo quindi che eliminando le teste fuse delle traente sotto il carrello la fune sia stata semplicemente impalmata
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