Announcement

Collapse
No announcement yet.

S.MARTINO CASTROZZA Sciovie 1-SL zona Col Verde - Rosetta

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts
  • Eric
    Sostenitore
    • Jul 2007
    • 716
    • Trieste

    S.MARTINO CASTROZZA Sciovie 1-SL zona Col Verde - Rosetta

    Interessante dalla cartina postata da Kaliningrad sembra esserci uno skilift in cima al Rosetta. Forse se ne e' parlato in un topic apposito..
    Io da parte mia posto una cartina storica (fonte Berann - anno non fornito) dell'intera skiarea S. Martino - Rolle.
    Interessante la zona di Col Verde con raffigurato uno skilift a valle oltre che uno presso stazione a monte (come nella cartina precedente).
  • Eric
    Sostenitore
    • Jul 2007
    • 716
    • Trieste

    #2
    Nella mappa si vede pure (e concludo con l'off topic) un impianto a Fiera di Primiero (se ne era pure parlato in un topic apposito).

    Comment

    • AndrewMag
      MODERATORE GLOBALE
      • Jan 2011
      • 839
      • Avellino (AV) / Trento (TN)

      #3
      Ho spostato l'argomento in questo nuovo topic appositamente dedicato, ed aggiungo una foto dei resti della sciovia "Rosetta", allegati al censimento per la demolizione dei vecchi impianti da parte della provincia di Trento.

      Comment

      • DoloMartySuperSki
        Habilis IV
        • Nov 2013
        • 319
        • Trentino Orientale
        • IN3HAH - You can't buy happiness,but you can buy a lift pass

        #4
        Alcune immagini









        Comment

        • Eric
          Sostenitore
          • Jul 2007
          • 716
          • Trieste

          #5
          E notizie-foto sugli skilift a valle e di stazione a monte Colverde?

          Comment

          • ffavero
            Contributor III
            • Aug 2004
            • 129
            • vicenza

            #6
            Visto il progressivo innalzamento delle temperature, direi che non sarebbe un'idea da scartare

            Comment

            • Eric
              Sostenitore
              • Jul 2007
              • 716
              • Trieste

              #7
              Foto eccezionali.
              Sembrano anni 60.
              L'ultima foto potrebbe essere anni 70.
              Di che anno e' la cartina postata da DoloMartySuperski?
              Fondamentale per capire in che periodo operavano quegli impianti.

              Comment

              • DoloMartySuperSki
                Habilis IV
                • Nov 2013
                • 319
                • Trentino Orientale
                • IN3HAH - You can't buy happiness,but you can buy a lift pass

                #8
                Originally posted by Eric View Post
                Foto eccezionali.
                Sembrano anni 60.
                L'ultima foto potrebbe essere anni 70.
                Di che anno e' la cartina postata da DoloMartySuperski?
                Fondamentale per capire in che periodo operavano quegli impianti.
                Per rispondere anche a Eric gli skilift hce vedi sotto il Colverde sono lo skilift "Cusiglio", "Pez Gaiard" e "Fontanelle". Trovi qualcosa nel topic apposito https://www.funiforum.org/funiforum/node/5447

                La Skimap che ho pubblicato dovrebbe essere indicativamente del 1981, mentre la prima traccia dello skilift si ha su una skimap del 1967. Il libro "l'amore di una vita" che racconta la storia di Meto Faoro, storico Caposervizio del Colverde nonchè padrone dello skilift "Cusiglio" uno di quelli che vedete sotto la linea, ha raccontato nel suo libro qualche aneddoto sullo skilift della rosetta, corredato da qualche foto.

                Lo skilift, quanto a testimonianze, era originariamente alimentato da un motore termico, si dice fosse quello di un maggiolone.


                Dagli anni 50, lo sci è sempre di più un must: le località sciistiche delle Alpi richiamano un número sempre maggiore di turisti e, tra le val contermini solo San Martino di Castrozza ha una invidiabile offerta invernale. Zeno colò con le proprie vittorie e primati scalda i cuori e soprattutto gli animi e la voglia di evadere dalle città per scendere veloci su pendii imbiancati aumenta di pari passo con le innovazioni sciistiche. "Il più grande discesista di tutti tempi" come era stato definito allora, aveva contagiato anche il nostro primierotto Lino Zecchini. In quegli anni consegue ottimi risultati nella 3-Tre ai campionati assoluti, nelle Piccole Olimpia di Cortina ma soprattutto portacolori azzurro ai mondiali di Are in Svezia del '54 e alle Olimpiadi di Cortina del 56. Ne gli anni 60 inizia un vero e proprio boom della disciplina e gli sciatori diventano sempre più esigenti, Così verso il 59-60 Meto e il conte Giancarlo Bovio perisano di ampliare la ski area del Col Verde con tre seggiovie sull'altipiano della Rosetta. La richiesta era incalzante: con la messa in esercizio della funivia, si registravano 1200 passaggi, tanto che alle due del pomeriggio si potevano emettere solo biglietti di andata: non ci sarebbero stati infatti i tempi per riportare tutti a valle

                Si procede inizialmente con il posizionamento di una sciovia: partiva da un avvallamento poco distante il rifugio Rosetta e risaliva verso la cima omonima, terminando la corsa a sinistra della croce. Inizialmente si era pensato a tale tipo di impianto non solo per i tanti sportivi che amavano sciare fino a primavera inoltrata, ma soprattutto per studiare l'altipiano e progettare la creazione di un nuovo polo scistico collegato al Col Verde. La scovia a fune alta che fu posizionata nel 1959 proveniva da Croce d'Aune, dove c'erano impianti di risalita già dalla fine degli anni 40. Dopo alcuni anni di scarso innevamento, la società proprietaria decise per lo smantellamento e la vendita a Giancarlo Bovio. Era nuova e mai usata. Fu Meto a recarsi a Croce d'Aune per smontarla e riposizionarla sulla Rosetta. Rimase in esercizio per quindici anni. L'altipiano cominciava ad affollarsi alla fine dell'inverno, quando ormai a fondovalle non c'era più neve​.
                Meto ricorda benissimo che in quegli anni l'affluenza di turisti era cosi massiccia e costante che si riusciva a chiudere l'impianto solo per pochi giorni al fine di completare la manutenzione ordinaria tra la stagione invernale e quella estiva.
                er anni, il numero degli sciaton era in costante crescita al tempo, San Martino offriva un dominio sciabile d'eccellenza e venivano, oltre che dalle regioni italiane vicine, da tutto l'Alto Adige e il Tirolo perché allora lassù il turismo estivo e invernale era ancora agli albori.

                Benché la pista fosse molto apprezzata, ben presto si intui che lo skilift non era l'ideale e che sarebbero serviti impianti aerei, perché gli sciatori erano costretti ad attraversare la linea ed era quindi pericoloso. Ma il potenziamento degli impianti non fu mai autorizzato: il progetto prevedeva i tracciati per tre seggiovie; uno a sostituzione della sciovia, uno dalla Cima delle Scarpe verso il ghiacciaio della Fradusta e un altro che scendeva nel Pian de Cantoni, verso Gares, prima dell'Orrido delle Comelle.​





                Comment



                Working...
                X