Vi propongo un estratto da un testo che ho preparato per un sito ferroviario perché mi sembra che alcune caratteristiche di questa ferrovia delle Asturie (nord della Spagna) possano essere interessanti anche qui.
Nata per tappe a metà del 1800 per collegare le miniere di carbone dell'interno al porto di Gijon, è una delle più antiche linee ferroviarie spagnole e proprio la sua precocità è stata la causa di alcune caratteristiche.
Lo scartamento, per noi normale ma per gli spagnoli ridotto rispetto al loro "6 piedi castigliani" si deve al fatto che, nel 1850, uno dei pochi posti dove poter acquistare materiale rotabile era l'Inghilterra dove appunto si utilizzavano i "4 piedi 8 pollici e mezzo" e sarebbe stato più costoso far costruire materiale a scartamento largo.
La linea, che dalla costa arriva a Pola de Laviana (53 km), aveva tre punti critici: due tunnel ed un piano inclinato.
I tunnel, scavati alla brutta eva senza uno studio geologico, hanno sempre sofferto di instabilità, scarsa ventilazione (ai tempi del vapore i macchinisti dovevano contare i colpi sulle giunzioni delle rotaie per capire quando iniziare la frenatura) e problemi di sagoma.
Il piano inclinato invece fu la soluzione trovata dalla inesperta ingegneria dell'epoca per guadagnare quota e, nonostante abbia sempre condizionato l'esercizio, è stato abbandonato solo nel 1963 con l'apertura di una variante in galleria che ha eliminato anche uno dei tunnel originali.
Situato tra le stazioni di La Florida e San Pedro, più o meno a metà percorso, il piano inclinato era lungo 715 metri e superava un dislivello di 92 metri.
Il funzionamento era similare a quello della tranvia di Opicina, con un carro scudo che veniva posto a valle dei vagoni e l'azionamento, originariamente a gravità (il peso dei carri carichi in discesa faceva salire i vuoti), venne poi affidato ad un motore a vapore ed implementato da una rotaia centrale di sicurezza (o forse cremagliera) per cercare di limitare i vari incidenti occorsi. Da notare che le cronache riportano come molti passeggeri dei treni viaggiatori preferissero scendere e camminare lungo il piano inclinato. Vurrìa mai...
L'esercizio si spezzava in tre parti: Gijon-La Florida con una locomotiva, salita tramite piano inclinato (massimo 8 vagoni per volta) e continuazione a destino con un'altra macchina; con questi ritmi, aiutati da un armamento abbondantemente sguarato, i treni passeggeri impiegavano quasi tre ore per i poco più di 50 km del percorso. P
Come già accennato, solo nel 1963 il piano inclinato ha potuto essere abbandonato e, dopo varie vicende, la ferrovía è ancora oggi attiva, convertita allo scartamento metrico ed elettrificata, come linea C5 del sistema ferroviario regionale delle Asturie.
(tutte le immagini vengono da internet. Autore non indicato)
Ciao
Nata per tappe a metà del 1800 per collegare le miniere di carbone dell'interno al porto di Gijon, è una delle più antiche linee ferroviarie spagnole e proprio la sua precocità è stata la causa di alcune caratteristiche.
Lo scartamento, per noi normale ma per gli spagnoli ridotto rispetto al loro "6 piedi castigliani" si deve al fatto che, nel 1850, uno dei pochi posti dove poter acquistare materiale rotabile era l'Inghilterra dove appunto si utilizzavano i "4 piedi 8 pollici e mezzo" e sarebbe stato più costoso far costruire materiale a scartamento largo.
La linea, che dalla costa arriva a Pola de Laviana (53 km), aveva tre punti critici: due tunnel ed un piano inclinato.
I tunnel, scavati alla brutta eva senza uno studio geologico, hanno sempre sofferto di instabilità, scarsa ventilazione (ai tempi del vapore i macchinisti dovevano contare i colpi sulle giunzioni delle rotaie per capire quando iniziare la frenatura) e problemi di sagoma.
Il piano inclinato invece fu la soluzione trovata dalla inesperta ingegneria dell'epoca per guadagnare quota e, nonostante abbia sempre condizionato l'esercizio, è stato abbandonato solo nel 1963 con l'apertura di una variante in galleria che ha eliminato anche uno dei tunnel originali.
Situato tra le stazioni di La Florida e San Pedro, più o meno a metà percorso, il piano inclinato era lungo 715 metri e superava un dislivello di 92 metri.
Il funzionamento era similare a quello della tranvia di Opicina, con un carro scudo che veniva posto a valle dei vagoni e l'azionamento, originariamente a gravità (il peso dei carri carichi in discesa faceva salire i vuoti), venne poi affidato ad un motore a vapore ed implementato da una rotaia centrale di sicurezza (o forse cremagliera) per cercare di limitare i vari incidenti occorsi. Da notare che le cronache riportano come molti passeggeri dei treni viaggiatori preferissero scendere e camminare lungo il piano inclinato. Vurrìa mai...
L'esercizio si spezzava in tre parti: Gijon-La Florida con una locomotiva, salita tramite piano inclinato (massimo 8 vagoni per volta) e continuazione a destino con un'altra macchina; con questi ritmi, aiutati da un armamento abbondantemente sguarato, i treni passeggeri impiegavano quasi tre ore per i poco più di 50 km del percorso. P
Come già accennato, solo nel 1963 il piano inclinato ha potuto essere abbandonato e, dopo varie vicende, la ferrovía è ancora oggi attiva, convertita allo scartamento metrico ed elettrificata, come linea C5 del sistema ferroviario regionale delle Asturie.
(tutte le immagini vengono da internet. Autore non indicato)
Ciao
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