SL Marchisio-Doppelmayr "Rio Nero Sansicario"

Mi ricordo che accanto alla partenza del lungo skilift che portava alla cresta sobretta di santa caterina c'era un cartello con scritto "consigliato a persone esperte", non tanto per le piste (infatti dalla cresta sobretta scende, verso il versante opposto, un pista rossa facile e, dalla stazione intermedia dell'impianto, due nere parallele al percorso dello skilift) quanto proprio per la pendenza e per la lunghezza (non finiva mai); ma era l'unica soluzione per ragiungere i 2700 m della cresta; adesso non c'è più pericolo, grazie alla nuova cabinovia.

Immagina... tutto il secondo tronco della tc di santa caterina...solo che al posto della telecabina c'è uno skilift ed invece di stare comodamente seduto a contemplare l'ortles-cevedale ed a poter pensare chi sarà stato mai quel genio che ha progettato lo strepitoso impianto, devi ammortizzare le decine di gobbe ed avvallamenti che portano fin su...cosa peraltro divertentissima ma, a lungo andare, faticosa.

Il dubbio (alla Marzullo) è questo: meglio sottostare a tutte le asperità del tracciato dello skilift, oppure vedere ed accettare che la telecabina, se percorsa dalla cresta a valle (quindi in discesa), non può essere presa sulla linea spartiacque, ma dalla stazione dell'alpe??

come ha già detto Andmann il mitico skilift del sobretta, aveva i cartelli con scirtto pendenza superiore al 70%...!!! E se qualcuno cadeva faceva strike fino in fondo. Negli ultimi anni venivano costruiti ai lati dello skilift delle buche sperando che chi cadeva finisse lì dentro e si fermasse!! Però alla fine aveva il suo vantaggio: la pendenza e il freddo incredibile, facevano sì che sulla pista ci fosse pochissima gente..., non come adesso che ti trovi a volte anche i principianti!!!

Poi devo spendere due parole per lo skilift del crocione (CO) che pochi conosceranno ma che era forse anche peggio del sobretta. Da piccolo lo facevo tutto in aria, perchè mi sollevava...