Vorrei dedicare un topic ai tre defunti skilift di Cogne (AO), su cui ho imparato a sciare.
SCIOVIA BABY SANT'ORSO: si trovava nell'omonimo prato, praticamente in paese. Il percorso era molto breve: comprendeva una salita, un tratto in lieve discesa, dopodichè una lieve salita ed infine l'arrivo. Per i piccoli principianti come me all'epoca (seconda metà degli anni '80), c'era un punto che poteva essere un po'problematico: infatti, la lieve discesa faceva accelerare superando il piattello, dopodichè ci si fermava all'inizio della successiva salita aspettando di essere nuovamente trainati, magari con un modesto strattone. A 4-5 anni può essere troppo anche questo, per cui molte volte...patapunfete! Patapunfete oggi, patapunfete domani finchè un giorno mi sono fatto furbo e non sono più caduto.
Dell'impianto ricordo che era tutto verniciato di verde; alla partenza aveva un simpatico sistema che consentiva di estendere la corda del piattello e di consegnarlo così già all'altezza (o, meglio, alla bassezza) giusta, in modo che noi piccoli sciatori potessimo attaccarci in completa autonomia. Naturalmente, se necessario, il simpatico skiliftaro provvedeva a fornire tutta l'assistenza necessaria. I sostegni (forse ce n'era uno solo) erano a portale, mentre i traini erano certamente Doppelmayr del modello ad asta corta, identici a quelli tuttora montati sullo skilift Chamonier a Sauze d'Oulx (TO) e non arrivavano a 30 (da quanto mi ricordo). Lo skilift veniva smontato d'estate (rimaneva solo la stazione di monte).
Fatto fuori, da quanto mi dicono, attorno al 2003 e sostituito con un tappeto, in modo che i giovani sciatori di oggi non abbiano più la necessità di farsi furbi.
SCIOVIA SYLVENOIRE: la partenza era situata nella parte alta del paese, accanto a quella della mitica cestovia Marchisio (sostituita dalla telecabina pulsè Leitner nel 1990). La particolarità di questo skilift era che, pochi metri dopo avere preso il piattello, iniziava una salita decisa. Il problema per i bambini piccoli come me era che non di rado non si riusciva ad infilare il piattello nei pochi metri fatti in piano, per cui si era costretti ad iniziare la salita tenendo il sedile in mano a braccia tese; visto che non avevamo certo la forza per tirare giù il sedile in un tratto così ripido, era necessario soffrire fino allo scollinamento. Il tratto successivo era molto meno ripido, e presentava una curva. Passava inizialmente in una zona del bosco senza alberi, dopodichè la vegetazione si infittiva nuovamente e dopo un po'c'era lo sgancio.
I sostegni, da quanto mi ricordo, erano del tipo Marchisio a pali tondi (infatti questa sciovia è presente sulle referenze Marchisio, anno 1959). I piattelli erano però quasi certamente Leitner, verniciati di rosso. Si noti tra l'altro che la fune di ritorno seguiva un tracciato diverso, in mezzo al bosco.
Questo skilift, forse proprio per l'asperità del tracciato, è stato il primo ad essere fatto fuori e sostituito con una seggiovia biposto alla fine degli anni Novanta.
SCIOVIA GRAN CROT: l'ho presa una volta sola, ho pochissimi ricordi. Si trovava sulle pendici del Montezeuc, per cui per raggiungerla era necessario prendere la cabinovia. Mi ricordo che era particolarmente lungo e non contiguo alla pista (tipica situazione in cui se cadi sei finito!). Se non mi ricordo male, aveva i piattelli rossi ed i sostegni a portale. Anch'esso sostituito con seggiovia.
Qualcuno ha materiale, informazioni o ricordi su questi impianti?
SCIOVIA BABY SANT'ORSO: si trovava nell'omonimo prato, praticamente in paese. Il percorso era molto breve: comprendeva una salita, un tratto in lieve discesa, dopodichè una lieve salita ed infine l'arrivo. Per i piccoli principianti come me all'epoca (seconda metà degli anni '80), c'era un punto che poteva essere un po'problematico: infatti, la lieve discesa faceva accelerare superando il piattello, dopodichè ci si fermava all'inizio della successiva salita aspettando di essere nuovamente trainati, magari con un modesto strattone. A 4-5 anni può essere troppo anche questo, per cui molte volte...patapunfete! Patapunfete oggi, patapunfete domani finchè un giorno mi sono fatto furbo e non sono più caduto.
Dell'impianto ricordo che era tutto verniciato di verde; alla partenza aveva un simpatico sistema che consentiva di estendere la corda del piattello e di consegnarlo così già all'altezza (o, meglio, alla bassezza) giusta, in modo che noi piccoli sciatori potessimo attaccarci in completa autonomia. Naturalmente, se necessario, il simpatico skiliftaro provvedeva a fornire tutta l'assistenza necessaria. I sostegni (forse ce n'era uno solo) erano a portale, mentre i traini erano certamente Doppelmayr del modello ad asta corta, identici a quelli tuttora montati sullo skilift Chamonier a Sauze d'Oulx (TO) e non arrivavano a 30 (da quanto mi ricordo). Lo skilift veniva smontato d'estate (rimaneva solo la stazione di monte).
Fatto fuori, da quanto mi dicono, attorno al 2003 e sostituito con un tappeto, in modo che i giovani sciatori di oggi non abbiano più la necessità di farsi furbi.
SCIOVIA SYLVENOIRE: la partenza era situata nella parte alta del paese, accanto a quella della mitica cestovia Marchisio (sostituita dalla telecabina pulsè Leitner nel 1990). La particolarità di questo skilift era che, pochi metri dopo avere preso il piattello, iniziava una salita decisa. Il problema per i bambini piccoli come me era che non di rado non si riusciva ad infilare il piattello nei pochi metri fatti in piano, per cui si era costretti ad iniziare la salita tenendo il sedile in mano a braccia tese; visto che non avevamo certo la forza per tirare giù il sedile in un tratto così ripido, era necessario soffrire fino allo scollinamento. Il tratto successivo era molto meno ripido, e presentava una curva. Passava inizialmente in una zona del bosco senza alberi, dopodichè la vegetazione si infittiva nuovamente e dopo un po'c'era lo sgancio.
I sostegni, da quanto mi ricordo, erano del tipo Marchisio a pali tondi (infatti questa sciovia è presente sulle referenze Marchisio, anno 1959). I piattelli erano però quasi certamente Leitner, verniciati di rosso. Si noti tra l'altro che la fune di ritorno seguiva un tracciato diverso, in mezzo al bosco.
Questo skilift, forse proprio per l'asperità del tracciato, è stato il primo ad essere fatto fuori e sostituito con una seggiovia biposto alla fine degli anni Novanta.
SCIOVIA GRAN CROT: l'ho presa una volta sola, ho pochissimi ricordi. Si trovava sulle pendici del Montezeuc, per cui per raggiungerla era necessario prendere la cabinovia. Mi ricordo che era particolarmente lungo e non contiguo alla pista (tipica situazione in cui se cadi sei finito!). Se non mi ricordo male, aveva i piattelli rossi ed i sostegni a portale. Anch'esso sostituito con seggiovia.
Qualcuno ha materiale, informazioni o ricordi su questi impianti?
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