Forse la sensazione di velocità (ipotizzo) è il fatto che data la alta portata dell'impianto (il "molino - le buse") credo che spesso venga tenuto sotto la velocità massima e quindi quando è a portata massima sembra più veloce. Con l'impianto successivo per esempio (il "le buse - laresei") non ho mai avuto questa sensazione.
Ho letto recentemente che il secondo tronco Le Buse - Laresei era inizialmente una cestovia.
Costruita nel 1966-67 come il primo tronco da Molino e' stato poi trasformata in seggiovia monoposto nel 1973.
Entrambi gli impianti sono stati costruiti dalla società 3SP composta pare da soci triestini che possedeva in valle il Grand Hotel San Giusto.
Nella trasformazione da cestovia a seggiovia il tracciato e' stato accorciato.
La cestovia infatti arrivava originariamente sul Monte Pradazzo mentre la seggiovia si fermava più a valle nel punto dove adesso c'e' il rifugio Dies Bis.
La stazione arrivo della ex-cestovia e' ancora in piedi, nei locali e' stato poi ricavato il rifugio Laresei.
Sarebbe curioso capire come mai il secondo tronco sia stato modificato dopo soli cinque anni.
beh...dal rifugio laresei racchetti come un matto in un pezzo di pista piana, per arrivare all'inizio della pista plateau...quindi forse, all'idea di dover spingere così tanto non la prendevano in molti la cestovia...
Questo potrebbe essere un motivo.
A questo punto mi chiedo perchè la cestovia sia stata originariamente costruita fino li.
Una spiegazione potrebbe essere che inizialmente non esisteva la pista Rossignol e quindi il rientro avveniva per la pista degli innamorati che si può prendere solo dall'attuale rif Laresei.
Un altra ragione potrebbe essere che l'anno successivo 1969-70 è stato costruito lo skilift Monte Pradazzo che partiva dal Passo Valles e arrivava vicino alla cestovia.
L'idea quindi poteva essere di collegare Falcade e Passo Valles con pochi impianti.
La cestovia l’avevo vista ma non ho avuto il corraggio di prenderla , ma essendo tanto piccolo e ricordandomelo credo che sia stata sostituita intorno all 87. Ricordo che nella puleggia motrice i bidoni si alzavano un po per la forza motrice e la cosa mi spaventava.
Mio padre diceva che la stazione a valle era più in basso , nel parcheggio più basso.
Inoltre ricordo che lui faceva la pista degli innamorati a cannone fino al valles e risaliva col skilift, praticamente il san pellegrino era collegato da quel lato a falcade, il lago cavia lo facevi solo per rientrare
La cestovia, sostituita nel 1984 o 1985 con una seggiovia a 4 posti ad agganciamento, partiva circa 100m più in basso, dove attualmente c'è la piscina dell'Hotel Molino ed arrivava all'interno dell'attuale Chalet Le Buse, lato est. Il secondo tronco partiva all'interno dello stesso edificio, lato Ovest. Sul soffitto dello Chalet c'è ancora la puleggia della seggiovia singola.
La pista di rientro era molto più pendente, soprattutto nella parte iniziale, che dopo le prime 2 curve scendeva giù dritta verso la strada del passo Valles, che si attraversava a piedi, visto che l'attuale ponte non c'era.
Negli anni 80 il rinnovo di questo impianto, così come del secondo tronco e la costruzione dell'hotel Molino erano spinti da un imprenditore locale e già sindaco di Cencenighe, Benito Orzes, che aveva anche presentato il progetto di collegamento dal San Pellegrino a Malga Ciapela, mai realizzato.
All'epoca degli skilift lunghi nel percorso tra Falcade e il Col Margherita e viceversa non si passava mai vicino al Lago Cavia, che rimaneva sempre a Nordest.
In più, in quello stesso periodo (fine 80 primi 90), oltre allo skilift che andava dal Sussy al rif Laresei, ce n'era un altro che andava dal sussy all'arrivo della attuale seggiovia le Buse Laresei! (entrambi con i pali doppi per poter essere raddoppiati, cosi come lo "zingari" che arrivava al Col Margherita) e un'altro ancòra che dal Sussy riportava verso est permettendo di riprendere la parte finale della pista plateau per tornare alle buse oppure per scendere a valle con la rossignol. In più esisteva un'altro skilift che dalla baita gigio picol permetteva di arrivare al raccordo plateau-sussy, per rientrare al san pellegrino senza prendere la seggiovia monoposto ingolfata di code. Insomma un dedalo di impianti che, con la razionalizzazione effettuata costruendo le due quadriposto (le buse-laresei e "sussistenza-rif.laresei") sono stati quasi subito smantellati tutti.
L'ultimo skilift a cui ti riferisci, mauroPD, si chiamava Caviazza e partiva parecchio più in basso del Gigio Picol. Per prenderlo bisognava fare i primi 200 metri della Rossignol (la pista di rientro verso Falcade) e alla seconda curva, invece di girare a sinistra, si proseguiva dritti nel bosco per altri 400-500m.
Lo skilift prendeva il nome dalla Malga a cui passava a fianco ed era bello pendente.
Io mi ricordo che lo prendevamo quando da piccoli si faceva allenamento tra i pali, dove ora c'è il raccordo nero direttissimo tra la plateau e la Rossignol.
Se non ricordo male qualche mese fa ho caricato la linea su MondoFuniviario.
Oddio dubito che a 3 anni (1984) ero appassionato di seggiovie e decidevo che la bidonvia era piú difficile da prendere. Ricordo anche bene della quadriposto e del rallentamento in stazione per essere cosi piccolo . Non ho capito come si andava dal col margherita a falcade senza passare per il lago cavia
Il percorso era lo stesso di quello odierno fino al Rifugio Laresei (dove però ci si arrivava con lo skilift Laresei). Da qui, anzichè scendere fino al Lago Cavia, come si fa oggi, si scendeva di poche centinaia di metri, più o meno dove arriva la stradina dal Passo Valles, e da qui si prendeva lo skilift Zingari che arrivava sotto il Col Margherita. Come detto il Lago Cavia rimaneva un paio di chilometri a Nordest. Il ritorno si faceva invece per il Passo Valles e Pian della Sussistenza
Se osservi la zona su google maps si nota ancora la traccia spianata dello skilift zingari (ora segnata come pista innamorati, freccia rossa), con curva, che non arrivava in cima ma poco più a monte del bivio della pista verso il passo S.Pellegrino, sia la traccia del vecchio skilift Valles (freccia blu), che non partiva dal passo ma più a monte e riportava al Laresei.
In più c'era un'altro micro skilift dall'arrivo della sciovia Zingari (che non aveva alcuna curva), che arrivava fino in cima per permettere a qualcuno che non voleva fare la rossa/nera col Margherita, di scendere con la funivia verso il san Pellegrino. E si vede bene anche la traccia del vecchio skilift di cui parlavo che dal Sussy risaliva fino ai Laresei (attuale arrivo della Quadriposto da Le Buse)
Si tratta della funivia dell'Enel, non aperta al pubblico. Quando risali il passo San Pellegrino dal versante di Falcade vedi sulla tua destra un sostegno della linea sul bordo della strada. https://www.funiforum.org/funiforum/node/294
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