Che peccato. esiste una linea su mondo funiviario?

> Credo sia questa < per&#242; non vedo nessuna pista...come mai? O &#232; solo quel piccolo sentiero che si vede?

è il sentiero che si vede....
una pista non larga di vecchia concezione abbandonata a se stessa da 30 anni....
se vedi l'ultima foto dove c'è il finale della pista e la confronti con la mappa hai anche un riscontro visivo.

Ma monte finiva dove l'ho segnata io o piu su? La pista continua anche piu su...

No, è pressappoco giusto così come è tracciato, anche perché poco dopo c'è un bel ...dirupo notevole!

Figurarsi se lui non aveva tutto :D

Certo che una volta Graffer riempiva letteralmente la penisola di skilift...altri tempi.

rispetto al tuo tracciato l'impianto sale ancora di pochi metri...

Di recente sono stato di nuovo lì, e l' impianto è sempre al suo posto, chissà se avrà un futuro?
Sicuramente NO, perchè non si sà neanche se Laceno(Av) avrà un futuro.
Purtroppo ho notizie negative: il banco di manovra è stato trafugato.
Ecco il video che ho realizzato:

http://www.orticalab.it/La-sciovia-del-Terminio-mezzo

Una foto del piazzale dell'impianto di domenica scorsa.



Durante l'estate è stato demolito il fatiscente rifugio (probabilmente abusivo e comunque pericolante dal terremoto dell '80) mentre invece non è stato toccato l'impianto (fatta eccezione per il "fungo" motrice, già sparito da alcuni anni), segno che comunque c'è interesse da parte del comune un domani (chissà quando) di riqualificare la (fu) area sciistica. Del resto nel PUC comunale approvato recentemente si legge chiaramente
Galleria foto impianto:
http://www.funivie.org/funigallery/t...php?album=1335

Buongiorno,
stante l'ormai certa rinascita di Laceno con i nuovi impianti ed il totale restyling della stazione, qualcuno sa se sia previsto un qualche progetto di ripristino dello sci anche sul bellissimo monte Terminio?

a quanto ne so io il progetto è pronto da qualche anno, in attesa di finanziatori...

Non credo esista alcun progetto per questo specifico impianto. Inoltre ricostruirlo così senza alcun "contorno" (alla piana non c'è nemmeno un ristorante...) non avrebbe nessun senso come non lo aveva 50 anni fa...

Basterebbe un bel rifugio, una sciovia attrezzata anche per risalita per biciclette, un tappetino, un fondo in tessuto sintetico che possa far scivolare anche senza neve nei periodi di inizio stagione e il successo sarebbe garantito.

Qui si parla di terremoto dell'80 come causa principale del declino di questo "esperimento" turistico invernale:

Facciamo un balzo indietro nel tempo, anno 1968: parte il “progetto regionale per lo sviluppo turistico delle aree interne”, progetto di cui beneficeranno tutte le stazioni sciistiche campane sorte in quegli anni. Il Terminio, massiccio di 1806m a sud di Avellino, fu uno dei prescelti per il progetto. Anche qui, come a Laceno, nel 1972 fu lanciata come prima “cavia” una sciovia media ed una pista site alla località “Campolaspierto” a 1310m. L’impianto, lungo circa 500m con un dislivello di 70m, era della “Graffer seggiovie” di Trento, aveva un percorso variegato tra i boschi e presentava le classiche caratteristiche tecniche della ditta trentina, con tenditrice a monte e motrice a “fungo” a valle. Fu inoltre costruito un rifugio ed un bar. L’impianto aveva una discreta clientela, ma questo non bastò per il “salto” di qualità come c’era stato a Laceno, nonostante altri progetti erano già stati abbozzati. L’innevamento non era per niente scarso e non fu la causa del declino. In realtà la causa riteniamo fu quella del drammatico terremoto del 1980, il quale ricordiamo fece oltre 2900 vittime tra Irpinia e Basilicata, in quell’evento pare (nessuna fonte ufficiale purtroppo) che l’impianto subì dei danni strutturali, anche se l’unica cosa che sembrò riportare seri danni fu il rifugio retrostante. Il terremoto, i danni e la scarsa clientela misero definitivamente la parola fine su una esperienza poco fortunata. Da allora l’impianto giace in uno stato di abbandono totale, anche se ancora completo di tutto, come il rifugio, a tutt’oggi pericolante e parzialmente crollato. Oggi l’impianto non sembra più quello di un tempo: la ruggine si è appropriata dei sostegni e delle stazioni di cui restano solo piccoli frammenti dell’originale verde menta. Nonostante ciò i traini sono ancora funzionanti e la fune non si è arrugginita. Tutti, a partire dalle istituzioni locali, si sono dimenticati di questo impianto, tutti tranne i ladri di ferro che, negli ultimi tempi, hanno trafugato la stazione motrice, molti traini e parti di fune; la pista, invece, è ancora sgombera e praticabile, ed è usata in inverno con gli slittini e d’estate come percorso per i cavalli. Il rifugio giace in uno stato di abbandono completo, molti rifiuti sono presenti ovunque, come pure i resti dell’azionamento dell’impianto e resti di scarponi e sci nell’ex-noleggio. Le foto che vi proponiamo risalgono al 2011 quando l’impianto era ancora intatto.

Senz'altro sarebbe interessante agli occhi di un appassionato la tua proposta. Tuttavia se conosci il posto dov'era locata la sciovia, ricorderai che la pista non era proprio nulla di che per lo sci e nemmeno per le biciclette.
Conoscendo il posto piuttosto bene ed i "locals" ancor di più, vedo meglio puntare con decisione su Laceno dove peraltro gli interventi sono già in corso, ed anzi proprio lì sarà attuata una proposta simile: la ex primogenita sciovia "Serroncelli" sarà probabilmente l'unica sciovia in Italia attrezzata per il trasporto biciclette.

Piccolo OT, l'articolo da te riportato l'ho scritto io ormai 10 anni fa.

Grazie AndrewMag perché ci fai innamorare di questi angoli di montagna davvero suggestivi.
Le faggete del Terminio, inoltre, rievocano in me dei ricordi dell'infanzia quando mio padre, per un periodo impiegato lavorativamente a Nocera Inferiore, ci portava su nel fine settimana ( un anno trovammo i funghi porcini in pieno giugno grazie ad un periodo di piovosità pomeridiana con improvvisi temporali su quelle montagne ) .... un giorno finimmo proprio a fare un picnic a Campolaspierto e notai la sciovia totalmente abbandonata.
Detto ciò, concordo sul fatto che Laceno abbia dislivelli, ampiezza di pendii e tradizione sicuramente meritevoli di essere valorizzati. La suggestione del Terminio però mi rimane nel cuore e da appassionato mi piacerebbe davvero veder risorgere qualcosa anche qui.

Come mai nell articolo osi parlava di bonifica della area w alla fine hanno solo tolto il rudere?