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Teleferica miniera di Resiutta

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  • Teleferica miniera di Resiutta

    [GMAP]<iframe width="425" height="350" frameborder="0" scrolling="no" marginheight="0" marginwidth="0" src="http://maps.google.it/maps?t=k&amp;hl=it&amp;ie=UTF8&amp;ll=46.3922,13.217105&amp; spn=0.001828,0.004823&amp;z=18&amp;output=embed"></iframe><br /><small><a href="http://maps.google.it/maps?t=k&amp;hl=it&amp;ie=UTF8&amp;ll=46.3922,13.217105&amp; spn=0.001828,0.004823&amp;z=18&amp;source=embed" style="color:#0000FF;text-align:left">Visualizzazione ingrandita della mappa</a></small>[/GMAP]

    Chi sa qualcosa di questa miniera? Cosa c'è nell'edificio ancora esistente?
  • cicatillo
    Junior II
    • Mar 2007
    • 86
    • Friuli-Val Raccolana
    • Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige.

    #2
    mhh &#232; molto interessante visitare il "piccolo museo" situato in paese a Resiutta dove si trovano foto descrizioni e attrezzi usati nella miniera....
    forse questo vi pu&#242; aiutare...
    http://www.parcoprealpigiulie.org/sede.asp
    si parla anche di una teleferica ma le informazioni sono poche si dovrebbe cercare pi&#249; "a fondo"....comunque li nel mese di Ottobre ogni anno viene festeggiata la festa dell'agricoltura e vengono esposti i materiali che venivano estratti dalla miniera...

    cicas

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    • #3
      MNell'alta valle del Resartico, a circa mille metri di quota, sulle pendici del monte Plauris, sono tuttora visibili i resti di una modesta attivit&#224; mineraria tesa allo sfruttamento di alcune lenti bituminose presenti nella dolomia principale.
      MLa miniera lavor&#242; a pi&#249; riprese nei primi decenni del 1900.
      MPer il trasporto del minerale, che era lavorato a Resiutta, la miniera si avvaleva di una teleferica i cui resti sono ancora visibili sotto i ruderi dei capannoni ricovero dei lavoratori.
      MDal minerale si ricavavano vari olii tra cui l'ittiolo.

      Eh....per quello chiedevo.... sentivo odore di funi...

      Comment

      • cicatillo
        Junior II
        • Mar 2007
        • 86
        • Friuli-Val Raccolana
        • Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige.

        #4
        Originally posted by Paolo View Post
        Eh....per quello chiedevo.... sentivo odore di funi...
        bisogna trovare qualcuno che sia stato a visitare l'ex edificio della lavorazione del materiale luogo in cui ci sono resti dell'ex teleferica....:-)
        comunque sarà stato 1 impianto abbastanza grande visto la pendenza e il percorso che doveva superare....

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        • carruezzo
          Contributor III
          • Aug 2007
          • 145
          • lucca-civago (RE)

          #5
          Alla quota di 995 m si trova la vecchia miniera dove, nei primi decenni del 1900, venivano estratte le lenti bituminose. Questi minerali nei primi anni di attivit&#224; venivano portati a valle dai minatori, in seguito con una teleferica, della quale sono ancora oggi visibili i resti. Portati a valle i minerali venivano distillati in un fabbricato ubicato sulla sinistra del torrente Resia.
          Il dislivello &#232; di 650, il percorso a piedi invece prevede una camminata di 4 ore e trenta minuti

          presumo quindi che il fabbricato sia la distilleria dei minerali

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          • massimo grecchi
            Heroicus VIII
            • Sep 2008
            • 1400
            • Piani Resinelli (LC)
            • DATEMI 2 PUNTI D'APPOGGIO E VI TIRERO' UNA FUNE
              DATEMENE 3 E SARA' ALTAVIA

            #6
            Esatto: la vicinanza col torrente conferma il dichiarato in quanto la distillazione degli scisti bituminosi all'interno della formazione calcareo-dolomitica della Dolomia Principale (Triassico-norico) necessitava, per il ciclo utilizzato allora, di un circuito reattore a vapore. Il minerale, scaglioso e carbonioso, veniva separato dalla frazione leggera di idrocarburi (avviata alle Raffinerie petroli) mentre gli asfalteni rimasti, pesanti, colloidali e oleosi, venivano utilizzati principalmente come leganti nella pavimentazione stradale (asfalti) o miscelati a granulati (catrami).
            All'epoca l'ittiolo (estratto superficiale pecioso con funzioni antinfiammatorie) costituiva uno dei pochi farmaci a disposizione per talune terapie dermatologiche.
            Sarebbe interessante ritrovare un carrello della teleferica (magari sepolto) per poter rilevare, dal colore degli ossidi presenti, il tenore in zolfo del minerale e da l&#236; la sua qualit&#224;.
            Archeologia industriale...
            Last edited by massimo grecchi; 12-09-2009, 19:50.

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            • #7
              Cosa si presentano queste "lenti bituminose"?

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              • massimo grecchi
                Heroicus VIII
                • Sep 2008
                • 1400
                • Piani Resinelli (LC)
                • DATEMI 2 PUNTI D'APPOGGIO E VI TIRERO' UNA FUNE
                  DATEMENE 3 E SARA' ALTAVIA

                #8
                La lente (in genere) &#232; un volume roccioso circoscritto; oblungo, ovoidale spesso da 1 a 10 m per una lunghezza fino a 80-100 m ed una larghezza di 40-50 m. In pratica assomiglia ad un filone ma ha carattere sedimentario. All'interno di queste scogliere enormi (la "dolomia principale" &#232; una delle pi&#249; significative dell'Oceano di allora, paragonabile alla barriera corallina al largo dell'Australia) si insediavano nicchie biologiche vegetali e animali entro le numerosissime "carie" dell'impianto corallino, in certi casi con presenze notevoli.
                Al momento del crollo parziale della struttura (l'evento accade spesso entro un apparato del genere) l'habitat intero viene schiacciato (magari coinvolgendo pi&#249; livelli) cos&#236; migliaia di elementi tra pesci, alghe, molluschi, artropodi etc. generano quella pappa biologica finale che, nell'evolvere dei milioni di anni, diventa l'imbottitura oleosa della struttura rocciosa che osserviamo, poi, emersa,
                Dopo la perdita dei gas leggeri (metano & C.) che migrano all'esterno (pi&#249; facilmente) o entro eventuali sacche porose superiori, dopo che i liquidi (olii) leggeri e l'acqua vengono spostati dai movimenti a piega o da fratture della roccia, rimane solo una fase oleosa, pesante, ricca di residui carboniosi, idrocarburi a lunga catena e zolfo, che recupera solo un decimo dello spessore iniziale pre-crollo.
                L&#236; si forma la lente vera e propria che propone ,assieme ad 25-30&#37; di roccia calcareo-dolomitica, questi strati (o scisti) ricchi di bitume facilmente distinguibili dal colore pecioso rispetto al grigio biancastro della roccia "serbatoio".

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                • #9
                  Quindi portano giu blocchi di roccia che viene poi macinata e trattata?

                  Comment

                  • massimo grecchi
                    Heroicus VIII
                    • Sep 2008
                    • 1400
                    • Piani Resinelli (LC)
                    • DATEMI 2 PUNTI D'APPOGGIO E VI TIRERO' UNA FUNE
                      DATEMENE 3 E SARA' ALTAVIA

                    #10
                    S&#236;, scaglie, medio-grosse; tipo lavagne. Credo facessero tutto con picconi (la roccia &#232; tenera). Oggi in due secondi con certi CAT sbancheresti in giornata. Ma sono tipologie di giacimenti ormai abbandonate: servivano giusto per l'epoca e per l'Italietta autarchica...
                    L'ittiolo, poi, &#232; una pece schifosa che puzza di pesce... orrida nerastra, con riflessi rossi. Ho fatto in tempo, negli anni '50, a beccarmela (orecchioni, credo: genera calore...)

                    Comment

                    • 880814
                      Novicius I
                      • May 2009
                      • 44
                      • Kanton Zug

                      #11
                      Originally posted by massimo grecchi View Post
                      Sì, scaglie, medio-grosse; tipo lavagne. Credo facessero tutto con picconi (la roccia è tenera). Oggi in due secondi con certi CAT sbancheresti in giornata. Ma sono tipologie di giacimenti ormai abbandonate: servivano giusto per l'epoca e per l'Italietta autarchica...
                      L'ittiolo, poi, è una pece schifosa che puzza di pesce... orrida nerastra, con riflessi rossi. Ho fatto in tempo, negli anni '50, a beccarmela (orecchioni, credo: genera calore...)
                      Itiolo gode di ottima salute, oggi anche in pratico tubetto. (farmacista di fiducia dixit...) ottimo per aculei di riccio di mare piantati nell'alluce.

                      Un tranquillo pomeriggio lavorativo.

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