Mio padre è stato uno dei primi snowboarder in Italia, ha iniziato nell'85.
All'estero non c'è mai stato alcun problema. In Austria facevano salire su ogni impianto chiunque avesse un qualsiasi mezzo. Facevano salire gli slittini quelli in legno dei bambini sulle ancore!! Poi specie di biciclette con sci al posto che ruote e così via. Gli snowboard chiaramente nessun problema.
In Italia invece ogni stazione aveva delle sue regole che cambiavano ogni anno.
Mi ricordo ad esempio a madesimo che un anno (da qualche parte tra il 90 e il 94) gli avevano vietato certe piste. Poi un altro anno gli avevano vietato gli skilift . A seguire quando lo snowboard era diventato un filino più comune per salire negli skilift obbligavano ad avere un cosiddetto "sciettino supplementare".
Era uno sci molto corto che si fissava sul piede libero che aveva la funzione di far stare il trasportato in posizione storta, non in equilibrio e mettere a rischio i legamenti di chi lo usava in caso di caduta.
Manco a dire che non è mai entrato in casa nostra tale aggeggio, abbiamo semplicemente mandato una lettera di protesta alla società degli impianti ed abbiamo smesso di sciare in Italia, insoddisfatti anche da altri aspetti dell'offerta turistica. (poi in realtà dopo alcuni anni saremmo tornati, tipicamente per le sciate in giornata, mai per le settimane tranne due annate che abbiamo preso casa per la stagione intera)
Io all'epoca ero abbastanza piccolo, quindi non ricordo bene tutti i particolari.
Potete per caso aiutarmi a ricostruire come è stata l'evoluzione del trasporto degli snowboarder in Italia?
All'estero non c'è mai stato alcun problema. In Austria facevano salire su ogni impianto chiunque avesse un qualsiasi mezzo. Facevano salire gli slittini quelli in legno dei bambini sulle ancore!! Poi specie di biciclette con sci al posto che ruote e così via. Gli snowboard chiaramente nessun problema.
In Italia invece ogni stazione aveva delle sue regole che cambiavano ogni anno.
Mi ricordo ad esempio a madesimo che un anno (da qualche parte tra il 90 e il 94) gli avevano vietato certe piste. Poi un altro anno gli avevano vietato gli skilift . A seguire quando lo snowboard era diventato un filino più comune per salire negli skilift obbligavano ad avere un cosiddetto "sciettino supplementare".
Era uno sci molto corto che si fissava sul piede libero che aveva la funzione di far stare il trasportato in posizione storta, non in equilibrio e mettere a rischio i legamenti di chi lo usava in caso di caduta.
Manco a dire che non è mai entrato in casa nostra tale aggeggio, abbiamo semplicemente mandato una lettera di protesta alla società degli impianti ed abbiamo smesso di sciare in Italia, insoddisfatti anche da altri aspetti dell'offerta turistica. (poi in realtà dopo alcuni anni saremmo tornati, tipicamente per le sciate in giornata, mai per le settimane tranne due annate che abbiamo preso casa per la stagione intera)
Io all'epoca ero abbastanza piccolo, quindi non ricordo bene tutti i particolari.
Potete per caso aiutarmi a ricostruire come è stata l'evoluzione del trasporto degli snowboarder in Italia?
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