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VIGNOLE SEDICO BL Teleferica Società Calce Sois

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  • Kronplatz
    Sapiens V
    • May 2004
    • 460
    • Sospirolo / Agordo / Lodi

    VIGNOLE SEDICO BL Teleferica Società Calce Sois

    Buongiorno a tutti.
    Scrivo per avere maggiori informazioni riguardante la teleferica nel comune di Belluno fra le frazioni di Sois e Vignole.
    So che aveva carrelli a servizio dell'altoforno sito in Vignole con cava a Sois.

    Parlando con dei miei colleghi di lavoro ho saputo che è stata chiusa molti anni fa (almeno 30) insieme all'altoforno ma mi sembra di aver visto l'impianto in funzione all'incirca 10 - 12 anni fa.

    Volevo capire se ho avuto delle visioni o effettivamente l'impianto negli anni '90 - primi 2000 ha girato.
    Comunque, se sono veri i ricordi, i carrellini erano molto arrugginiti.

    Grazie per l'aiuto.

    Ciao.

  • #2
    Sai indicare su google la linea? Questa mi mancava proprio...pensare che ero li ieri...

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    • Kronplatz
      Sapiens V
      • May 2004
      • 460
      • Sospirolo / Agordo / Lodi

      #3
      Non di preciso; dovrei chiedere ai miei colleghi che hanno vissuto lì.
      A parte questo ti posso dare queste indicazioni:
      - La stazione di Vignole sorge vicino all'altoforno ed è sopraelevata. Si trovano davanti l'Old Bar sulla SR 203
      - Vicinissimo a questo locale c'è un primo pilone e nelle belle giornate se ne intravede un secondo.


      Ciao.

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      • #4
        Trovata!
        http://www.funivie.org/mondofuniviar...e.php?pid=9115

        Ma non si vede niente neanche della cava...urge sopralluogo....

        Streetview
        http://goo.gl/maps/rmy37

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        • #5
          C'è eccome! Anche la stazione!

          Altro palo https://maps.google.com/?ll=46.13746,12.12949&z=17&t=h

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          • Kronplatz
            Sapiens V
            • May 2004
            • 460
            • Sospirolo / Agordo / Lodi

            #6
            Per il lato Vignole posso fare foto io.
            Per il lato cava conosco delle persone che mi possono aiutare ma devo trovarle.
            Comunque mi han detto che hanno tolto tutto. Forse noi con l'occhio di appassionati potremo trovare le vestigia o la stazione (intendo alla cava).

            Infine, il mio dubbio: ho sognato o ha veramente funzionato negli anni '90?

            Ciao.

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            • #7
              La “Calce Sois” di Roe Alte era l’ unico stabilimento nel Veneto a produrre calce su scala industriale con attrezzature d’ avanguardia. Nel momento di maggiore fulgore, alla “Calce Sois” erano impiegate 80 persone; 35 di queste lavoravano in cava.
              Nel 1941 venne ultimata la costruzione dello stabilimento “Calce Sois” a Roe Alte. Nell’ ottobre dello stesso anno la produzione entrò in funzione. Per Sedico e il bellunese l’ avvio di questa attività fu molto importante per le necessità occupazionali del territorio. La fabbrica fu insediata nelle vicinanze della stazione e dei binari della linea Bribano Agordo.
              L’ azienda, grazie a questa dislocazione, poteva usufruire del trasporto dei materiali su rotaia. A tale scopo venne anche predisposto un apposito binario di raccordo tra il magazzino e la linea ferroviaria. La materia prima necessaria alla fabbricazione del prodotto veniva fornita dalla cava a cielo aperto situata a Sois e di proprietà della stessa ditta intestataria “Calce Sois”. Facevano parte del gruppo di azionisti la Sade, l’ impresa Martinetti di Venezia, la ditta De Mas di Belluno ed un gruppo di impresari bellunesi e feltrini.
              La calce idraulica si otteneva dalla cottura ad alta temperatura di una marna con successivo spegnimento e macinazione e aggiunta di materiali che producevano effetti idraulici.
              Il minerale estratto dalla roccia con cariche di mine, passava successivamente all’ impianto di frantumazione e qui sgretolato. Una teleferica lunga due chilometri, dotata di speciali carrelli contenitori, era usata come mezzo di trasporto del materiale che approdava ai forni di cottura di Roe.
              Il vero “boom” dell’ industria di Roe arrivò a partire dal 1943, con l’ evoluzione dei mezzi di trasporto su strada che permise una riduzione dei costi di invio della merce ed una più celere forma di consegna.
              La calce poteva altresì essere spedita direttamente nei cantieri. Il metodo di trasporto ferroviario venne ovviamente soppiantato. All’ invidiabile ritmo di 1500/1600 quintali al giorno la produzione annuale raggiunse gli oltre 600.000 quintali. I forni erano in azione 24 ore su 24, sette giorni su sette (con i dati occupazionali riportati in precedenza). Nell’ ultimo periodi di funzionamento, negli anni che vanno dal 1965 al 1972, le maestranze, per l’ avvento delle nuove tecnologie di lavoro, scesero ad una trentina di unità. La qualità della calce “Sois” era ben conosciuta ed apprezzata. Il prodotto era scrupolosamente controllato. Sia i campioni di marna prelevati dalla cava, sia quelli in uscita dai forni subivano un’ attenta ispezione. Nel 1972, dopo la nazionalizzazione dell’ energia elettrica, la Montecatini, che si dimostrò subito disinteressata alla struttura bellunese, divenne socio di maggioranza della “Calce Sois”. La concorrenza delle ditte “SAVIC” e “Cementi Piave”, contribuì poi alla chiusura dello stabilimento
              http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...Eiu27L6eR6Kyyw

              Per maggiori informazioni sulle modalità di visita:
              Pro Loco Sedico: www.prolocosedico.it e-mail info@prolocosedico.it
              tel. 043783666
              Via Segato, 2 - 32036 Sedico - Belluno
              dal lunedí al venerdí dalle ore 10.00 alle 13.00 e il mercoledí dalle 15.30 alle 18.30,il sabato dalle ore 09.00 alle 12.30

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              • Kronplatz
                Sapiens V
                • May 2004
                • 460
                • Sospirolo / Agordo / Lodi

                #8
                Grazie mille ! Quindi forse me lo sono sognato!
                Buona domenica (piovosa) !!

                P.s.: per un'esplorazione a Sois per vedere se ci sono i resti della stazione ci posso essere!

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                • ALn.668
                  Habilis IV
                  • May 2012
                  • 310
                  • Ponte nelle Alpi

                  #9
                  Io sono della zona (più o meno), disponibile ad aggregarmi.

                  Peraltro della teleferica non son rimasti che i sostegni in calcestruzzo (pali SCAC collegati da traverse fabbricate in loco), sono ancora in discreto stato di conservazione anche se ormai delle parti metalliche della struttura è rimasto ben poco.

                  Ho individuato quasi tutti i sostegni, ma la stazione di partenza nella cava ancora non sono riuscito a vederla.
                  Troppe cose da fare...

                  Comment

                  • ALn.668
                    Habilis IV
                    • May 2012
                    • 310
                    • Ponte nelle Alpi

                    #10
                    Dunque... sono appena rientrato, oggi approfittando del pomeriggio con bel tempo ho preso su la bici e sono andato alla ricerca della teleferica.
                    Ho parecchie cose da raccontare, un po' di foto, un po' di storia della fornace che risale al 1800 e, soprattutto, ho trovato la stazione di carico nella cava.
                    E' praticamente integra, a parte le funi, c'è tutto.
                    In condizioni assai degradate e invasa dalla vegetazione, ma c'è.
                    Intanto posso dire che si trattava di un ammorsamento automatico.
                    Datemi tempo di sistemare le foto, le carico appena possibile.

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                    • #11
                      Ricordo le varie possibilità di pubblicare le immagini

                      http://lnx.funivie.org/web/contatti/collaborazione/

                      anche nel nuovo e semplicissimo modello word che poi provvederemo a trasformare in speciale.

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                      • ALn.668
                        Habilis IV
                        • May 2012
                        • 310
                        • Ponte nelle Alpi

                        #12
                        Ok, in tal caso ho bisogno di proseguire e completare l'esplorazione dell'impianto per avere una documentazione completa.
                        Per ora ho esaminato solo la stazione di carico, che era anche stazione di rinvio.
                        Tempo permettendo percorrerò tutto l'impianto fino alla stazione di scarico e motrice, cercando i sostegni e altre eventuali tracce.
                        Tra l'altro le foto di oggi, scattate quando era già in ombra, sono un po' scadenti, lì bisogna andare di mattina con il sole dalla parte giusta.

                        Ho notato un'altra cosa guardando (una volta tornato a casa) una vecchia foto del 1908 che è esposta nel vecchio edificio delle fonderie subentrate al primo stabilimento, che si trovava nella frazione di Sois.
                        Il primo stabilimento risale alla fine del 1800 e si trova anch'esso piuttosto distante dalla cava.
                        L'attuale proprietario dell'edificio, molto cortese, mi ha parlato anche di una teleferica e mi ha permesso di fotografare la foto del 1908.
                        Ma la teleferica di cui parlava non è quella per la fornace di Vignole, bensì per quella di Sois che cessò l'attività intorno alla fine degli anni '30.
                        Mi ha detto che a ridosso della fornace arrivava questa teleferica e che esiste ancora la stazione motrice.
                        Difatti nella foto si nota una casetta che potrebbe proprio essere la stazione di arrivo, in cima al pendio che è sul retro delle fornaci.



                        Quindi le teleferiche da cercare sono due, quella per Vignole ancora ben visibile, l'altra verso Sois.
                        Ma io, un po' confuso al'inizio, sono partito per cercare quella più recente.
                        Questo sito merita una indagine molto accurata.
                        Last edited by ALn.668; 25-11-2012, 09:48.

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                        • ALn.668
                          Habilis IV
                          • May 2012
                          • 310
                          • Ponte nelle Alpi

                          #13
                          Oggi ho compiuto l'esplorazione della linea.
                          Dalla cava di Sois a Vignole ho contato 11 sostegni, credo di averli visti tutti ma non ne sono sicuro al 100% visto che ormai alcuni sono in un fitto bosco che rende molto difficile scorgerli anche da distanza limitata.
                          Le stazioni sono praticamente complete, quella tenditrice presso la cava è in cattivo stato, invasa dalla vegetazione e con gli edifici parzialemente crollati.
                          La stazione motrice presso la fornace è invece in buone condizioni, c'è ancora tutto, ma il piano del girostazione è inaccessibile perché le scale sono state demolite per impedire di salire e quindi evitare che qualcuno possa mettersi in pericolo.
                          L'argano è ancora al suo posto, ci sono i contrappesi delle portanti.
                          La ditta costruttrice dell'argano (e della teleferica?) è la "NILO - Impianti meccanici di trasporto e sollevamento, Milano, Via Marco de Marchi".
                          Il motore di azionamento è, come si legge dalla targhetta, di 10 HP - 7,38 kW trifase 125/220 V 42 Hz, 800 giri/minuto con avviamento a stella/triangolo e reostato di avviamento.
                          Non ho trovato purtroppo traccia di vagoncini e carrelli per vedere come fosse il sistema di ammorsamento.
                          Comunque ho fotografato tutto quanto era accessibile, quindi appena sistemate renderò disponibili le foto.
                          Sono anche riuscito a parlare con un paio di persone del posto e mi hanno fornito qualche notizia interessante.

                          Un po' di date e notizie come le ho avute:
                          - la fornace originale di Sois ha cessato l'attività verso la metà degli anni '20;
                          - una teleferica la collegava alla cava (da individuare);
                          - il trasporto della calce (pare) era fatto tramite una ferrovia Decauville fino alla stazione di Belluno (la ferrovia giunse a Belluno nel 1885);
                          - la ferrovia Bribano - Agordo venne attivata nel 1925;
                          - quindi la fornace venne spostata a Vignole probabilmente in contemporanea all'attivazione della ferrovia per probabili ragioni di comodità di trasporto del prodotto lavorato;
                          - la prima teleferica Sois - Vignole era su sostegni a cavalletto in legno;
                          - i sostegni attualmente visibili, in calcestruzzo sempre del tipo a cavalletto con pali prefabbricati SCAC, furono realizzati dopo la Seconda Guerra Mondiale;
                          - la fornace di Vignole ampliò lo stabilimento negli anni '60 con un nuovo forno ma non venne mai utilizzato;
                          - la cessazione dell'attività è databile all'inizio degli anni '70;
                          - l'impianto chiuse ma non venne smantellato, rimase tutto com'era fino almeno all'inizio degli anni '80;
                          - all'inizio degli anni '80 una o più funi si spezzarono e caddero a terra, solo allora furono rimosse.

                          Sono informazioni da prendere con un po' di cautela, visto che mi sono state date da persone del posto, età sulla settantina, che mi hanno riferito quanto ricordano.
                          Comunque ad una prima analisi sono abbastanza concordi.

                          - - - Updated - - -

                          Originally posted by Paolo View Post
                          Sai indicare su google la linea? Questa mi mancava proprio...pensare che ero li ieri...
                          Ho mappato con il GPS la posizione di tutti i sostegni che ho individuato, oltre che delle stazioni.
                          Ora sto vedendo come fare per rendere disponibili questi dati.

                          Comment

                          • ALn.668
                            Habilis IV
                            • May 2012
                            • 310
                            • Ponte nelle Alpi

                            #14
                            Comincio dalla fornace di Sois.
                            Dell'impianto originario rimane piuttosto poco, spiccano le torri delle fornaci.
                            Il complesso è stato parzialmente demolito dopo la chiusura avvenuta, stando alle notizie fornitemi, verso la metà degli anni '20.



                            Dalla cava il materiale veniva trasportato con una teleferica e poi convogliato probabilmente lungo uno scivolo che seguiva la pendenza della collina, come si vede in questa foto.



                            Come si vede il complesso degli edifici è molto ridotto, se si confronta questa foto con quella del 1908.



                            Mi è stato detto che della prima teleferica ci dovrebbe essere ancora qualcosa, per il momento io ho notato solo un plinto in calcestruzzo, per l'ora tarda ho rinviato l'eplorazione a un altro momento.

                            Questo impianto, come detto, è stato abbandonato probabilmente in coincidenza con l'apertura della ferrovia Bribano - Agordo che rendeva più facile il trasporto del prodotto finito.
                            Fino ad allora, ma è solo una voce che va confermata, la calce era trasportata con una Decauville fino alla stazione di Belluno distante circa 2 km.

                            Quindi a partire dalla metà degli anni '20 ha iniziato ad operare la fornace di Vignole, collegata alla cava con una teleferica retta da sostegni in legno.

                            L'impianto attualmente visibile è piuttosto moderno, le strutture sono databili dopo gli anni '40.
                            La teleferica, stando alle informazioni raccolte presso chi da sempre abita a poche decine di metri, venne rifatta con sostegni in pali di calcestruzzo tipo "SCAC" verso la fine degli anni '40.

                            Accanto alla fornace, a pochi metri dalla SR203, si trova la stazione di scarico che è anche stazione motrice.
                            Purtroppo le scale per salire sono state demolite, per cui bisogna accontentarsi di vederla da sotto.





                            A prima vista c'è ancora tutto.
                            Delle tre fornaci visibili, solo due furono usate.
                            La più recente è dei primi anni '60, e lo si vede da una serie di particolari costruttivi, non venne mai usata perché evidentemente il mercato della calce era in declino, negli anni '60 si pensava che con il cemento si sarebbe potuto fare tutto...







                            Comunque un po' di cautela per non rischiare una tegola in testa, come si nota nell'ultima foto, è consigliabile.

                            Comment


                            • #15
                              Nuove immagini qui

                              http://www.funivie.org/funigallery/t....php?album=666

                              Notevoli i sostegni!

                              Comment

                              • ALn.668
                                Habilis IV
                                • May 2012
                                • 310
                                • Ponte nelle Alpi

                                #16
                                Proseguo con la descrizione della stazione motrice.

                                Il piano terra è facilmente accessibile, vi si trovano l'argano e i contrappesi delle funi portanti.
                                Dal retro si nota il girostazione, a destra si apre la tramoggia di scarico.



                                L'argano è ancora al suo posto.
                                E' mosso da un motore asincrono trifase da 10 HP/7,38 kW alimentato a 125/220 V 42 Hz, 800 giri/minuto.
                                Vi sono due stadi di riduzione, freno sull'albero primario e freno a nastro sulla puleggia motrice, con comando a vite.









                                I contrappesi delle funi portanti sono a terra.
                                Dietro si vede la tramoggia di scarico, in calcestruzzo.



                                Questa è la targhetta del costruttore dell'argano e, forse, della teleferica.



                                Il primo sostegno della linea è appena oltre la SR203.
                                In origine un ponte riparava la strada dall'eventuale pericolo di caduta di materiali.

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                                • ALn.668
                                  Habilis IV
                                  • May 2012
                                  • 310
                                  • Ponte nelle Alpi

                                  #17
                                  Proseguo con la descrizione della linea.
                                  Il secondo sostegno si trova a breve distanza, ora è inglobato nel cortile di una abitazione privata.



                                  La linea scavalcava un primo colle, il terzo sostegno è in cima, lo stabilimento è visibile in fondo.





                                  Dettaglio delle guide per le traenti e delle scarpe.
                                  Notare la costruzione dei sostegni, semplice ma accurata.
                                  Pali della ditta S.C.A.C. (Società Calcestruzzi Armati Centrifugati di Mori, TN) con elementi di collegamento probabilmente gettati in opera.





                                  Fra il terzo e il quarto sostegno la campata è piuttosto lunga, la linea scavalcava la valle e sopra la strada era stato costruito un ponte a protezione contro la caduta di materiali.

                                  Il quarto sostegno è nel bosco, lo si nota a malapena dalla strada che da Vignole sale verso Orzes.
                                  Notare le notevoli dimensioni, qui il diametro dei pali alla base è di circa 50 centimetri.



                                  La linea scavalca un'altra valle e supera il colle di Orzes, con una serie di sostegni di limitata altezza.

                                  Sostegni 5, 6 e 7.



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                                  • ALn.668
                                    Habilis IV
                                    • May 2012
                                    • 310
                                    • Ponte nelle Alpi

                                    #18
                                    Sostegno 8



                                    Sostegno 9



                                    Sostegno 10, sull'orlo della profonda valle del torrente Gresàl che la linea superava per giungere alla stazione di carico.



                                    L'undicesimo sostegno è l'ultimo prima della stazione, è il più alto, la stima è di circa 20 metri.
                                    Si trova quasi in fondo alla valle, questo spiega la sua notevole altezza.





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                                    • ALn.668
                                      Habilis IV
                                      • May 2012
                                      • 310
                                      • Ponte nelle Alpi

                                      #19
                                      Ecco la stazione di carico.
                                      Si stenta a vederla nel fitto della vegetazione che è crescuita.
                                      Dal sentiero si intravedono le costruzioni che servivano per alimentare le tramogge di carico.





                                      Dentro vi sono i resti di una Fiat 600...

                                      Subito sotto c'è la coprtura della stazione di carico.



                                      C'è quasi tutto, qualche pezzo delle rotaie di guida è stato asportato.



                                      Le rotaie di manovra della morsa sono ancora al loro posto.









                                      La puleggia di rinvio della traente e, dietro, la puleggia di rinvio del tenditore.



                                      La toma di ancoraggio delle portanti.
                                      Pare che le funi portanti fossero di diametro differente, con la fune del ramo scarico più piccola; uno spezzone della portante del ramo in discesa è ancora visibile.

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                                      • ALn.668
                                        Habilis IV
                                        • May 2012
                                        • 310
                                        • Ponte nelle Alpi

                                        #20
                                        Rinvio della fune del contrappeso e contrappeso.





                                        Tramogge di carico.



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                                        • #21
                                          Non ci avrei mai creduto di trovarla, bravo!

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                                          • ALn.668
                                            Habilis IV
                                            • May 2012
                                            • 310
                                            • Ponte nelle Alpi

                                            #22
                                            Più che altro ho aspettato un bel po' di tempo prima di inserire l'ultima descrizione, mi dicevo sempre "devo farlo", ma tra il dire e il fare son passati due mesi.
                                            La avevo esplorata per prima, la ho inserita per ultima.

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                                            • Titta76
                                              Curiosus L0
                                              • Aug 2017
                                              • 1
                                              • Belluno

                                              #23
                                              Buongiorno a tutti, ho letto l'interessante storia della "cave sois" e volevo dare alcune ulteriori informazioni sulla vecchia e prima stazione dove sorgeva la cava sia messa intorno agli anni 20 come da voi indicato.
                                              La ditta Calce Sois è fallita nel 1939 e tutta la zona occupata dalla produzione è andata all' asta in diversi lotti i quali sono stati acquistati dagli attuali proprietari che hanno demolito ed edificato nuovi edifici.
                                              Io abito nella ex casetta dietro le fornaci da voi descritta nell' unica foto disponibile del 900 che è stata scattata dal bisnonno di mia moglie, come partenza della teleferica. Tutta la zona è irriconoscibile sono rimaste infatti le tre torri della fornace e l'edificio adiacente adibito a falegnameria.
                                              C'è poi il basamento del motore della vecchia teleferica di cui allego la foto.

                                              - - - Aggiornato - - -

                                              BASAMENTO TELEFERICA CALCE SOIS VECCHIA



                                              - - - Aggiornato - - -

                                              BASAMENTO EX FORNACE CALCE SOIS

                                              - - - Aggiornato - - -



                                              - - - Aggiornato - - -

                                              Zona dove sorgeva primo impianto Calce Sois


                                              - - - Aggiornato - - -

                                              Zona dove sorgeva primo impianto Calce Sois


                                              - - - Aggiornato - - -

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                                              • AndrewMag
                                                MODERATORE GLOBALE
                                                • Jan 2011
                                                • 835
                                                • Avellino (AV) / Trento (TN)

                                                #24
                                                Ma sembra a me o i portali sono NASCIVERA? La cosa è anche plausibile perchè nei primi anni di attività pochissimi sanno che Nascivera faceva i montaggi dei pali SCAC per linee elettriche e a sua detta anche su alcuni impianti Graffer...

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                                                • #25
                                                  Se Nascivera ha iniziato la produzione nel 1953 sarebbe uno dei primissimi impianti, (o direi piu che altro collaborazioni) o addirittura nel 53 forse era già stato realizzato

                                                  Comment

                                                  • AndrewMag
                                                    MODERATORE GLOBALE
                                                    • Jan 2011
                                                    • 835
                                                    • Avellino (AV) / Trento (TN)

                                                    #26
                                                    In una sorta di "intervista" che ho registrato (e che presto sarà pubblicata) durante la mia chiacchierata con Fulvio Nascivera si parlava di primi impianti già nel 52, quindi ci può stare!

                                                    Comment

                                                    • Fraggo
                                                      Senex VII
                                                      • Jun 2015
                                                      • 855
                                                      • Lombardia

                                                      #27
                                                      Per me Nascivera non ha mai costruito impianti bifuni

                                                      Comment


                                                      • #28
                                                        Siete tutti invitati domenica 24 sera alla presentazione del documentario



                                                        http://www.funivie.org/web/2017-09-2...e-sois-sedico/

                                                        Comment

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