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E' la Predazzo le Rois vero? questo ovetto è Nascivera. Riguardandolo era differente da quello Leitner. -
Vedo solo ora la foto intera e confermo Predazzo Le Rois. Ricordo quanti problemi ci furono per la sua realizzazione. Se non fosse stato grazie ai buoni favori del compianto On. Aldo Moro, forse questa straordinaria ovovia non avrebbe mai visto la luceComment
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Anch'io non posso che confermare che è Predazzo Le Rois.
Non vorrei andare OT ma, Campolino ti vedo ben informato, ci racconteresti la sotoria dei quest'impianto?
E' stato uno dei primissimi impianti che ho preso dopo aver imparato a sciare sullo Skilift e la seggiovia di Ziano di Fiemme.
Magari si può aprire un'altro topic sulla sotria di questo e degli altri impianti che collegavano Predazzo a Passo Feudo
GiovanniComment
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La cabinovia (ovovia si chiamava a quei tempi) Predazzo Le Rois venne costruita nel 1971 dalla ditta nascivera di Rovereto. Subito dopo l'inizio dei lavori (avevo 9 anni e li seguivo quasi quotidianamente) quando la stazione di partenza era quasi ultimata, tutto venne bloccato perchè ricordo mi fù detto, la stazione di partenza era troppo a ridosso della strada SS.48 che in quel punto subito dopo il ponte di Predazzo fà una curva. Si disse che le normative di allora non consentivano di costruire un impianto praticamente sul ciglio della strada. I lavori rimasero fermi diversi mesi, poi furono sbloccati e l'impianto venne innaugurato. Le voci dissero che era intervenuto di persona l'On. Aldo Moro che in quegli anni soggiornava con la famiglia all'Hotel Rosa di Predazzo. Successivamente questo grande statista si costruiì quella splendida baita di montagna che ancora credo la famiglia possiede a Bellamonte.
Ricordo doveva essere l'anno 1974, di averlo incontrato al Passo Lusia con la sua bella famiglia mentre passeggiava in giacca e cravatta come era sempre nel suo stile sia in montagna che al mare.
Porterò sempre con me il ricordo di questo uomo mite e giusto come lo definì il grande Papa Paolo VI in occasione dell'orazione funebre durante i suoi funerali nel tragico anno 1978.Comment
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Grazie Campolino!
Se è del 71 però non è che sia stata in esercizio molto. Mi sembra che non sia arrivata neanche alla ventennale, o sbaglio?
Io mi ricordo distintamente anche se ero piuttosto piccolo che dopo la bidonvia c'era una seggiovia (3 posti?) e poi a Gardonè c'era una biposto che portava sul Monte Agnello (se ne pralato anche in qualche altro topic se non sbaglio). Qualcuno a Foto di quei tempi? E sa con precisione l'anno di costruzione di questi altri 2 impianti? Ora i nuovi impianti hanno tracciati completamente differenti!
GiovanniComment
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Caro GiovanniMoretti, la cabinovia credo sia stata in funzione fino al 1985.
Quindi 14 anni. Dall'arrivo a Le Rois partiva una seggiovia biposto non triposto. fino a Gardonè, da qui una terza biposto sempre della Nascivera
fino a Doss Cappello. I tre impianti furono costruiti contemporaneamente.
La seconda biposto era abbastanza corta, a differenza del primo tronco che era molto lungo e suggestivo.Comment
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Io ci devo essere andato nel 84 o nel 85 quindi avevo 7/8 anni:i ricordi sono confusi. Per quello chiedevo se qualcuno ha foto. Infatti ricordo che il secondo tratto era piuttosto corto e ricordo di aver avuto la sensazione che fosse più moderno degli altri (per questo pensavo fosse una tre posti): aveva forse i seggiolini di plastica rossa con la seduta nera?
Mi sembra che il terzo tronco fino al Doss Cappello invece avesse i seggiolini a listelli di plastica bianchi.
Grazie ancora
GiovanniComment
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Del 3° tronco so che arrivava al Doss Cappello, in una forcella che si trova molto più a sinistra dell'arrivo dell'attuale SA4-S Agamatic "Gardonè - Passo Feudo". Da lì partiva anche un fuori-pista su un muro ripidissimo, che conduceva sulla pista dell'allora S2 "Tresca".Comment
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Splendida l'ovovia di Predazzo... che bello averne visto finalmente una foto. Ma quanto era lunga??? Certo, alla partenza ci stava una bella salita ripida.Comment
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Se non ricordo male la pista di rientro c'era, anche se era praticamente una strada.La volta che ci sono andato io (metà anni ottanta) c'era poca neve e si tornava con gli impianti. Addirittura anche la seggiova che c'era sopra per arrivare a Gardonè si faceva in discesa.
Forse Campolino o Gigiotto hanno info più precise.
Confermo tutto quello che diceva Gigiotto nell'altro topic sul freddo e l'ombra: mi ricordo che si battevano i denti per andare verso Pampeago.Comment
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Credo si potesse fare la strada fino a Predazzo, ma vista l'esposizione anche allora credo che fosse piuttosto improbabile anche allora. Io ci sono stato in realtàò una volta sola, arrivando da Pampeago. Però ci perdevi 1/2 giornata. Ed era un freddo bestia.Comment
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http://www.ladige.it/territori/fiemm...polifunzionale
Ovovia, partenza demolita Arriverà un centro polifunzionaleComment
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Era stato pubblicato anche un articolo qualche giorno fa sull'Adige, riguardante i suddetti lavori: https://www.ladige.it/territori/fiem...enza-seggioviaComment
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Spulciando l'album di familgia e' saltata fuori questa foto.
Marcialonga 1974. Sullo sfondo l'ovovia e la stazione di partenza
Si noti la totale assenza di neve nella valle.
Quella posata sul percorso venne portata giu' dal Passo Rolle con i camion.Comment
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