Sono stato su oggi. Spero che la stazione a monte sia preservata come elemento di archeologia industriale. È’ davvero notevole e sarebbe un peccato che fosse demolita.
Buonasera a tutti, ho appena scoperto questo forum e devo dire che anche se vedo persone che si sono iscritte nel 2003 in questo sito (anno in cui io invece sono nato), mi appassiona moltissimo informarmi di impianti, funivie e zone della montagna abbandonate.
Vi lascio alcune foto di marzo dell'anno scorso, tra cui una del motore.
Non so perchè ma ho voluto assolutamente arrivare all'impianto per vedere cosa ci fosse dentro, tralaltro ho pure rischiato nella neve profonda, mi ha come attirato magicamente.
Temo che purtroppo queste saranno le ultime foto che sia possibile prendere, dato che anche per la stazione a monte e'k stato deciso l’abbattimento. Sarebbe stato un bell’esempio di archeologia industriale da preservare.
Ciao a tutti,
di seguito la situazione dello scorso 23 agosto.
Imbattermi in questo impianto nel corso di un’escursione in quota è stata una vera e propria sorpresa; ne ignoravo infatti l’esistenza, ma ero quasi certo che qui, su questo forum, ancora una volta avrei trovato risposta alla mia curosità. Sono felice dunque di dare il mio piccolo contributo condividendo questo breve reportage, che spero possa arricchire la testimonianza su quello che per l’epoca di realizzazione doveva essere un impianto davvero ardito e particolare.
Salendo al rifugio Cornisello, noto subito la presenza un traliccio “sospetto”; più che dell’alta tensione sembra appartenere ad un impianto funiviario..
Zoom sul suddetto pilone.
Scoprirò poi che lo stesso è ben visibile anche salendo lungo la SS239 che Sant'Antonio di Mavignola porta a Madonna di Campiglio.
Ciò che mi sorprende è la loro tipologia; sappiamo che l'impianto era stato concepito per il trasporto dei materiai di costruzione di una diga, con poche cabine "passeggeri" per il trasporto degli operai; perché allora il porta sci?
Il personale del vicino rifugio Cornisello mi ha accennato ad una probabile prossima demolizione della stazione; questo bidone resterebbe dunque l'unica testimonianza tangibile di un progetto mai portato a termine.
A mio parere, meriterebbe di essere preservato come memoria storica.
Possiamo fare una raccolta firme per salvare questo ultimo esempio restante di archeologia industriale? Non credo che restino imoianto simili sulle Alpi, anche perché solitamente al termine lavoro venivano smantellati.
E' un impianto unico nel suo genere e che non ha mai funzionato, è il simbolo del progresso tecnologico ed di una grande opera rimasta incopiuta (la diga) sull'onda emotiva del disastro del Vajont. Non solo NON andrebbe demolita, ma andrebbe musealizzata !
Cosi grandi no, ma specie in Piemonte ci sono molte teleferiche ENEL superstiti. Se la strada fosse accessibile avrebbe potuto essere un rifugio con i tavoli nei locali di stazione, ma quella strada se incroci qualcuno è una tragedia...
Sarò drastico, ma con il bisogno di energia rinnovabile e pulita che abbiamo in Italia, raccoglierei le firme per far ripartire i lavori e terminare la diga. Abbiamo la fortuna di avere un potenziale idroelettrico eccezionale, meglio sfruttarlo invece di dipendere dal gas di altri. Non sarebbe la soluzione definitiva, ma una diga in più non guasta mai.
Articolo del quotidiano "IlT" che riassume genesi, vicende e fine del progetto. L'impianto a fune è a malapena accenato ma secondo me vale la pena di leggerlo.
alexxx aveva poco senso 50 anni fa, è stata bloccata per vari motivi, compreso quello di portare l'acqua della val di sole verso la val rendena, stavano costruendo una galleria proprio per questo una galleria per prendere l'acqua del torrente Vermigliana, Nel mentre sono state costruite delle centrali sul fiume noce e ne costruiranno probabilmente altre nei prossimi anni L'acqua poi va a finire nel grande bacino di Santa Giustina dove fanno già corrente. Perche distruggere quel luogo per fare poca corrente in più? Nessuno darebbe le autorizzazioni a procedere, nessun ufficio sano di mente.
Va bene fare corrente green, ma le montagne hanno già dato abbastanza. Non torniamo però sul discussioni già chiuse.
Tornando IT Secondo me fanno bene a togliere l'arrivo, avrebbe forse avuto più senso lasciare la partenza se si voleva mantenere un'esempio di archeologia industriale, raggruppando il materiale più significativo li. La zona di arrivo merita una visita anche senza un museo industriale.
Devo tirarmi fuori una sera per andare a visitare la mostra.
@8mgd:
non c’è più il bidone che avevo ritratto giusto un anno fa.
Speriamo sia stato prelevato per essere restaurato; come scrivevo qualche post fa, era l'unica testimonianza tangibile di un progetto mai portato a termine.
e meritava di essere preservato come memoria storica..
p.s.
Approfitto per riproporre il quesito sottoposto precedentemente e che non ha trovato risposta: la presenza del porta sci sugli ovetti destinati al trasporto del personale era dovuto ad un recupero di cabine disponibili all’epoca, magari provenienti da surplus di produzioni per altri impianti turistici contemporanei o aveva uno scopo ben preciso ?
Che strana quella sospensione per il bidone, totalmente diversa dalle classiche dei vagoncini per trasporto materiale, e probabilmente portava anche meno di una sospensione a centro veicolo, visto quello sbalzo asimmetrico
Dalle ultime informazioni di Sporty valle demolita, monte ancora in piedi, demolito il locale gruppi elettrogeni con importanti armadi che sarebbero da preservare
@Paolo: dunque è stato demolito il capanno in simil lamiera, ritratto in questa mia foto, sulla sinistra rispetto alla stazione di monte?
Ciao e grazie,
Michelangelo
Comment