Come alcuni di voi sanno, tempo fa sono riuscito a recuperare due cabine delle mitiche ovovie Piemonte Funivie, nella foto che segue le potete vedere; quella gialla arriva dall’allora telecabina di Campolungo installata nel comune di Chiesa in Valmalenco, che collegava l’Alpe Palù al Monte Motta; quella blu partiva da Prestitone (Frazione di Craveggia, provincia di Verbania) e collegava la zona sciistica della Piana di Vigezzo, telecabina meglio conosciuta come “funivia alla Piana”. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche degli impianti vi invito a ricercarle nel sito, in quanto già presenti.
Dopo anni di quasi completo abbandono ho deciso di iniziare il restauro di una cabina, quella gialla, sia perché era dell’impianto che mi ha fatto innamorare degli impianti, sia perché è il mio colore preferito, sia perché ho un certo legame affettivo con Chiesa.
Avrei voluto restaurarla io, ma poi ho deciso di portarla nella carrozzeria in cui venivano costruite per motivi di: tempo, in parte di abilità lavorative, ma soprattutto perché non ho gli strumenti e gli attrezzi necessari (per esempio non ho un impianto di sabbiatura, l’avrei comunque dovuta portare da qualche parte, per poi “correre” a mettere il fondo con l’aerografo, sporcare in giro ecc., eliminare le varie ammaccature e tutta una serie di operazioni che non mi permettevano di farlo in autonomia). Così verso metà ottobre l’ho portata alla Carrozzeria Cavallini di Morbegno, dov’è ancora adesso in attesa degli ultimi ritocchi.
Vi allego qualche foto di come era e delle varie lavorazioni. Appena sarà pronta, ovviamente, sarà mia premura farvi vedere il lavoro svolto che ho chiesto alla carrozzeria di documentare.
Foto prima del restauro
Cabina pronta per andare a rifarsi il look
Cabina arrivata in carrozzeria
Cabina durante il restauro
La cabina senza ammaccature e con il fondo prima della vernice
Inizialmente per recuperare un po’ da questa spesa la cabina la metterò in affitto su ebay per allestire qualche vetrina o per eventi particolari, sperando che la cosa possa interessare. Poi, se riuscirò a racimolare qualcosa in termini monetari e se ci sarà richiesta su ebay, restaurerò anche la cabina blu, magari iniziando per conto mio.
Ora ho un consiglio da chiedervi:
Vi posto alcune foto della cabina quando era in funzione (impianto del palù), vi prego di porgere attenzione alle griglie di areazione e al paraurti, che, come potete vedere, in alcune foto è diverso ed in altre non c’è proprio; questo a causa dei vari restauri susseguiti nel tempo
1) Cabina originale con griglie e paraurti piccolo
2) Cabina con griglie e paraurti grande (alcune non avevano più le griglie e solo il paraurti grande)
3) Cabina senza griglia e senza paraurti, tutta dipinta (sembra quasi moderna)
4) Mia cabina in restauro
Quando ritirai la mia cabina non aveva più le griglie di areazione (anteriori), ma dei “tappi” e il paraurti grande. Attualmente (foto 4) Il paraurti è stato eliminato e restano 2 grandi buchi, le griglie uguali non riusciamo a trovarle e vorremmo mettere 2 “tappi” che, una volta pitturati, non si noteranno più di tanto, così diventerebbe una cabina come la foto 3.
Voi cosa mi consigliate di fare? Vi spiego il perché della mia domanda: io sono dell’idea che tutto debba essere come l’originale (quindi foto 1) , ma la soluzione più semplice e veloce è l’ultima che vi ho detto (foto 3) che tra l’altro non è male e forse per una vetrina trova una migliore estetica e sicuramente è meglio del paraurti grande (foto 2), però rimarrebbe il fatto che non è più come l’originale. Voi cosa ne pensate?
Paolo ho preferito inserire tutte le foto qui per evitare i link che avrebbero creato solo confunsione, se vuoi alla fine del restauro possiamo fare uno speciale.
Dopo anni di quasi completo abbandono ho deciso di iniziare il restauro di una cabina, quella gialla, sia perché era dell’impianto che mi ha fatto innamorare degli impianti, sia perché è il mio colore preferito, sia perché ho un certo legame affettivo con Chiesa.
Avrei voluto restaurarla io, ma poi ho deciso di portarla nella carrozzeria in cui venivano costruite per motivi di: tempo, in parte di abilità lavorative, ma soprattutto perché non ho gli strumenti e gli attrezzi necessari (per esempio non ho un impianto di sabbiatura, l’avrei comunque dovuta portare da qualche parte, per poi “correre” a mettere il fondo con l’aerografo, sporcare in giro ecc., eliminare le varie ammaccature e tutta una serie di operazioni che non mi permettevano di farlo in autonomia). Così verso metà ottobre l’ho portata alla Carrozzeria Cavallini di Morbegno, dov’è ancora adesso in attesa degli ultimi ritocchi.
Vi allego qualche foto di come era e delle varie lavorazioni. Appena sarà pronta, ovviamente, sarà mia premura farvi vedere il lavoro svolto che ho chiesto alla carrozzeria di documentare.
Foto prima del restauro
Cabina pronta per andare a rifarsi il look
Cabina arrivata in carrozzeria
Cabina durante il restauro
La cabina senza ammaccature e con il fondo prima della vernice
Inizialmente per recuperare un po’ da questa spesa la cabina la metterò in affitto su ebay per allestire qualche vetrina o per eventi particolari, sperando che la cosa possa interessare. Poi, se riuscirò a racimolare qualcosa in termini monetari e se ci sarà richiesta su ebay, restaurerò anche la cabina blu, magari iniziando per conto mio.
Ora ho un consiglio da chiedervi:
Vi posto alcune foto della cabina quando era in funzione (impianto del palù), vi prego di porgere attenzione alle griglie di areazione e al paraurti, che, come potete vedere, in alcune foto è diverso ed in altre non c’è proprio; questo a causa dei vari restauri susseguiti nel tempo
1) Cabina originale con griglie e paraurti piccolo
2) Cabina con griglie e paraurti grande (alcune non avevano più le griglie e solo il paraurti grande)
3) Cabina senza griglia e senza paraurti, tutta dipinta (sembra quasi moderna)
4) Mia cabina in restauro
Quando ritirai la mia cabina non aveva più le griglie di areazione (anteriori), ma dei “tappi” e il paraurti grande. Attualmente (foto 4) Il paraurti è stato eliminato e restano 2 grandi buchi, le griglie uguali non riusciamo a trovarle e vorremmo mettere 2 “tappi” che, una volta pitturati, non si noteranno più di tanto, così diventerebbe una cabina come la foto 3.
Voi cosa mi consigliate di fare? Vi spiego il perché della mia domanda: io sono dell’idea che tutto debba essere come l’originale (quindi foto 1) , ma la soluzione più semplice e veloce è l’ultima che vi ho detto (foto 3) che tra l’altro non è male e forse per una vetrina trova una migliore estetica e sicuramente è meglio del paraurti grande (foto 2), però rimarrebbe il fatto che non è più come l’originale. Voi cosa ne pensate?
Paolo ho preferito inserire tutte le foto qui per evitare i link che avrebbero creato solo confunsione, se vuoi alla fine del restauro possiamo fare uno speciale.
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