Chiedo se alcuno di voi ha della documentazione o foto sui vecchi impianti ALTE VETTE di valtournenche seggiovia slittovia trampolino i due skilift champlève nonchée la prima telecabina di valournenche. un grazie a tutti se avete anche solo qualche ricordo...
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Vecchia seggiovia valtournenche champlève
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La seggiovia partiva dal paese sulla curva della pro loco, qualche metro più in alto della strada, fino a pochi anni fa era visibile la stazione di partenza, la linea e l'arrivo a monte anche se questo ultimo era disastrato. Dal pianoro invece partiva uno skilift che serviva un'unica pista. Anche di questo sono visibili ancora i basamenti.
Nella discussione sulla vendita della Cervino Spa ho già parlato di questo impianto e di come si sarebbe potuto reinserirlo in un contesto turistico e paesaggistico. Purtroppo le scelte sono state altre, da pochi anni è stata completamente smantellata la linea e la stazione di partenza cancellando definitivamente ogni possibilità di recupero. Il piano urbanistico infatti, se Cervino ci conferma, credo abbia permesso la costruzione di nuove abitazion.i o qualcosa di simile.
Oggi, ragionandolo in situazione invernale, poteva essere in qualche modo allacciato al circuito Cime Bianche; il pianoro champleve per lo sci di fondo, la vecchia pista per un piccolo snow-park. Certamente tutto in base ai calcoli di fattibilità e possibili ricavi.
Sempre in base a faatibilità\costi\ricavi l'intermedia della vecchia ovovia trasformata in seggiovia poteva chiudere il circuito Cime Bianche attraverso la pista 1.
Per la situazione estiva, ovviamente, tutt'altro ragionamento più orientato su attratibilità del luogo.
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Ho capito!Grazie per le info.
Peccato non poterla ricostruire......anche se per Valtournanche forse è meglio ampliare l'area sciabile sopra a Salette:per ora in ogni caso non sono necessarie nuove piste e impianti dato che l'area è stata riammodernata con la costruzione di tre seggiovie e inoltre quest'anno verrà ampliato l'iinevamento artificiale.
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si potrebbe giungere a champleve come un tempo, e dare accesso alla pista di fondo e possibilita' di discesa verso la gran pista dal paese e conseguente risalita verso il breuil(tutto abbastanza fattibile anche con rientro )
E ripecorrere il vecchio tracciato scioviario con un modesto impianto ,proseguendolo di pochi metri per consetire di giungere a cheneil sci ai piedi come un tempo ma piu' agevolmente .. credo che il primo sviluppo funiviario della zona non fosse male e con ottime piste ben innevate tutta stagione (sono a nord e protette dai venti) Che dire in merito pero' l'inseguire l'ordinarietà , scadenze rinnovi mancanza di neve ecc. cancella i sogni..Certo il paese cosi rinascerebbe.. perchè infondo oggi manca proprio questo: avere gente e turisti nel centro dovuti al'attrattiva del paesino ed evitare il continuo utilizzo di auto per andare a sciare (l'attuale partenza degli impianti premia lo sciatore del week end con ampi comodi piazzali delocalizzati) ma penalizza enormemente chi decide di passare a valtournenche una settimana bianca! Ora valtournenche dovrebbe capire cosa sia meglio.. negli ultimi anni ha avuto molti incerementi sui passaggi sciistici, ma si son chiusi degli alberghi..
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Ho ssciato a Valtournenche per 18 anni, proprio negli anni in cui c'era la vecchia seggiovia e poi i primi anni di vita della vecchia cabinovia 4 posti (ho partecipato alle riunioni in paese per la sua costruzione e ho fatto parte del soccorso sci per 4 anni).
Vi posso assicurare che la pista di rientro in paese era molto caratteristica e l'impianto molto utilizzato (code terribili). Nella piana di Champleve, vi erano due schilift: uno, baby verso la parete della Becca d'Aran e l'altro dal suo arrivo, a destra verso la piana di Cheney; la pista era però non bella, maltenuta e stretta. Vi era un progetto di estensione verso la piana di Cheney e da lì verso la cresta con il collegamento con gli impianti di Chamois, che già arrivavano sulla cresta, con pista di rientro (che ho percorso più volte in fuoripista) veramente stupenda. Fu bloccato il tutto dai proprietari dei terreni, che non vollero l'investimento di un milanese (Monzeglio, catena magazzini Standa e avventuriero al Polo Nord) e la costruzione dei relativi impianti. Ciao
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Buonasera a tutti.
Nel mio primo post vorrei ricordare il nome del mitico
skilift dove....ho imparato a sciare nel lontano inverno
1968-69
Era il "colombet"
Un piccolo impianto dove, ricordo, spesso finiva...
il gasolio.
Belle foto, se gia' non le avete viste della seggiovia
si trovano qui:
http://www.cervinialive.com/gallery/...agini-storiche
Dopo qualche tempo, tra mille polemiche per le opere di
"sventramento" nacque lo "cheneil": difficile, sempre pieno di sassi
(fondo non erboso ma scavato)
Confermo che la "nera" della seggiovia era una pista meravigliosa:
dopo 40 anni sarei in grado di disegnarla ad occhi chiusi.
Se a qualcuno interessa vederne il tracciato magari impresso
su una immagine satellitare me lo dica.
Arrivederci
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Dunque vi allego i tracciati delle vecchie piste del "colombet" e della seggiovia "champleve" con i tracciati impianto in blu e la pista in rosso.
Tenete presente che allora le piste erano "teoriche" perche' per batterle erano necessari i maestri e....i volonterosi allievi con tanta "scaletta" e derapage...
Questo significa che dopo una buona nevicata fra pista e fuoripista non c'era differenza:-)
Per quanto attiene la sciovia cheneil mi sto confrontando con mio fratello e nei prossimi giorni con mio papa' perche' abbiamo dei dubbi: chissa' che fra le vecchie foto non salti fuori qualcosa di nuovo.
Potrebbe esserci anche qualcosa della sciovia del lago bleu inizialmente nota come "Carosello" poi divenuta parte di "cielo alto" e trasformata in seggiovia.
Vi terro' informati !
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il tracciato della seggiovia , risulta da quest'anno non piu' praticabile , a causa della costruzione di un edificio privato, molto discusso realizzato in parte su aree destinate ad impianti a fune e domaine skiable.. Purtoppo si chiude per sempre la possibilità di realizzare dinuovo quest'impianto, da sempre voluto dalla popolazione locale, e mai presa in considerazione dall'amministrazione pubblica ..
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Effettivamente un peccato, se si pensa che adesso l´accesso al comprensorio sciistico é ben al di fuori del paese, verso Cervinia...Un problema che é minimo, se c´é un buon servizio di skibus per chi risiede in zona (c´é? io non sono informato, purtroppo).
Vero é che forse si potrebbe realizzare qualcosa per i principianti e i bambini vicino al centro del paese sui terreni dove scendeva la pista, sempre che la zona sia al sole almeno parte della giornata.
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Originally posted by martino View PostEffettivamente un peccato, se si pensa che adesso l´accesso al comprensorio sciistico é ben al di fuori del paese, verso Cervinia...Un problema che é minimo, se c´é un buon servizio di skibus per chi risiede in zona (c´é? io non sono informato, purtroppo).
Vero é che forse si potrebbe realizzare qualcosa per i principianti e i bambini vicino al centro del paese sui terreni dove scendeva la pista, sempre che la zona sia al sole almeno parte della giornata.
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Originally posted by marcol200 View Postricomplimenti che chicca....la seggiovia...senza nulla il paese dov è?
Originally posted by massimo grecchiUn impianto di risalita è come un miniera del Far West: il villaggio cresce attorno. Nel tempo.
Spesso, tuttavia, anche ai giorni nostri, l'insediamento tende a sciogliersi una volta esaurita la vena.
Non è certo questo il caso.
Credo che gli attuali impianti siano la logica evoluzione: eppoi sinceramente le quote erano bassine.
Sviluppando il fronte Champleve-cheneil-chamois l'innevamento soffrirebbe assai...
Senza contare che era un impianto nel pieno centro del paese; oggi sarebbe ingestibile.
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Dipende é provato il successo di questi impianti nel mercato turistico, basta far parcheggi, e nelle alpi non mancano esempi!, comunque quel versante é meno esposto al sole e al vento e ad eccezione della linea di aroccamento potrebbe cambiare le sorti del paese! d'estate e d'inverno Sono appena tornanto da una trasferta austriaca e ho ancora ben presente un funitel nero che parte in pieno centro a due passi dai balconi e un bel mega parcheggio nelle vicinanze di 11 piani e 1500 posti auto... Un vero successo dell'economia sciistica!
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Originally posted by stefanog View PostDipende é provato il successo di questi impianti nel mercato turistico, basta far parcheggi, e nelle alpi non mancano esempi!, comunque quel versante é meno esposto al sole e al vento e ad eccezione della linea di aroccamento potrebbe cambiare le sorti del paese! d'estate e d'inverno Sono appena tornanto da una trasferta austriaca e ho ancora ben presente un funitel nero che parte in pieno centro a due passi dai balconi e un bel mega parcheggio nelle vicinanze di 11 piani e 1500 posti auto... Un vero successo dell'economia sciistica!
In questo caso pero', francamente nn vedo lo spazio per un parcheggio, tantomeno mega, e quel versante e' molto ben soleggiato, ma molto piu' basso, e lo dico avendolo vissuto 70/80 giorni l'anno per quattrordici anni.;-)
Trovo che a valtournanche siano stati ben individuati sia la stazione di partenza che il parcheggio: una volta tanto.....
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